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Opere pubbliche: Zaia auspica maggiore rapidità nelle procedure
Snellimento e semplificazione delle procedure di approvazione urbanistica per opere di interesse statale: gli auspici del governatore del Veneto

Efficienza e rapidità: sono, queste, due parole di fondamentale importanza per il settore delle opere di interesse statale nel nostro paese. Lo ha sottolineato proprio nella giornata di ieri il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, inviando una missiva al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, auspicando l’adozione di una circolare da indirizzare ai diversi Provveditori statali alle Opere Pubbliche, affinché alla Conferenza di Servizi che gli stessi indicono per l’approvazione urbanistica di un’opera di interesse statale, vengano convocati (oltre ovviamente alla Regione e agli Enti Locali interessati) anche tutti gli Enti gestori di quelli che vengono definiti sottoservizi: ovvero, per citare i più importanti, l’Enel, la Telecom o ad esempio gli enti gestori di acquedotti e fognature.

L’obiettivo auspicato dal governatore del Veneto è evidentemente quello di abbreviare i tempi di svolgimento delle procedure di approvazione urbanistica per le opere nazionali: a tutto vantaggio in primo luogo dei cittadini e, in ulteriore istanza, rendendo più efficiente l’azione amministrativa dello Stato (con cospicuo risparmio di tempo e denaro).

In relazione alla lettera inviata il Presidente Zaia afferma poi che è assolutamente necessario “evitare lungaggini e procedure farraginose: la semplificazione deve essere perseguita a tutti i livelli, nell’interesse delle amministrazioni pubbliche e soprattutto dei cittadini. Per questo mi sono rivolto al Ministro Lupi, suggerendo che nell’iter di approvazione delle opere di interesse statale tutti i soggetti competenti siano coinvolti fin da subito, scongiurando inutili ritardi e dispendiose ripetitività che non fanno altro che comportare oneri aggiuntivi a carico dei cittadini e delle imprese”.

Attualmente tale tipologia di procedura si configura attraverso un inutile raddoppio di attività, con lo svolgimento di due diverse Conferenze di Servizi, una convocata dal Provveditore alle Opere Pubbliche e un’altra riunita dalla stazione appaltante (come statuisce il Codice dei Contratti). La proposta del presidente della Regione Veneto mira ad una ingente riduzione dei tempi di approvazione di necessarie opere pubbliche di competenza statale, con conseguente sblocco delle procedure ed agilità nell’apertura dei lavori. Obiettivi virtuosi per una più corretta ed efficiente azione dello Stato.

A cura di Marco Brezza



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