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Energia da fonte geotermica, Umbria fondamentale per attribuzione VIA
Progetto di realizzazione dell'impianto per la produzione di energia nel territorio dell'Alfina: l'Umbria fungerà da garante per la salvaguardia ambientale

La Regione Umbria continua a configurarsi quale attore fondamentale nel percorso di espletamento delle procedure autorizzative che costituiscono i prodromi del progetto di realizzazione dell’impianto per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica nel territorio dell’Alfina (che si colloca tra la provincia di Viterbo e quella di Terni, proprio sul confine tra Lazio e Umbria).

L’Assessore all’ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti, in questo senso ha infatti affermato: “La Regione Umbria sarà uno degli interlocutori presenti alla conferenza di servizio per la VIA nazionale e attiverà un’azione congiunta insieme alla Regione Lazio ed i territori coinvolti delle due regioni al fine di esprimere un parere vincolante sul progetto, il quale tenga conto anche delle osservazioni delle associazioni ambientaliste e quelle dei cittadini delle comunità interessate”.

La questione è stata ampiamente approfondita nel corso di un incontro svoltosi nella sede del Comune di Orvieto, con i rappresentanti del Coordinamento interregionale salvaguardia dell’Alfina (Cisa). Le procedure autorizzative in questione erano state avviate, in un primo momento, dalla Regione Umbria per poi essere trasferite su scala nazionale, in seguito ad una recente modifica da parte del Governo della normativa in materia, la quale ha avocato tali autorizzazioni a livello centrale con la previsione, per questa tipologia di progetti, di una VIA nazionale.

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A fronte di ciò, l’Assessore Rometti ha ricordato come la Regione abbia prestato la massima attenzione alle osservazioni fatte dai cittadini e dai Comuni e ha ribadito ai rappresentanti del comitato che “tutte le valutazioni del caso avverranno nella massima trasparenza e che la Regione coinvolgerà tutti i portatori di interesse, in modo da poter valutare e prendere in esame gli aspetti che un intervento di questa portata può generare sul territorio, sia di carattere ambientale che di tipo socio-economico, partendo dal presupposto che la salvaguardia ambientale e la sicurezza dei cittadini rappresenta un interesse comune di eminente importanza”.


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