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IMU, come si calcola il saldo con le aliquote comunali
Ecco alcune indicazioni per conoscere l'importo della vostra Imu. La Chiesa pagherà l'imposta dal 2013?

Torniamo ad occuparci dell’IMU. Manca poco più di un mese alla scadenza (17 diecembre) per il pagamento del saldo IMU. Ora con l’approvazione delle aliquote da parte delle amministrazioni comunali è possibile calcolare l’importo dell’imposta.

Ecco in breve alcune indicazioni di come si effettua il calcolo dell’IMU:

Tipo immobile Aliquota Calcolo
Abitazione principale (cat. A) e pertinenze (Catt. C/2 C/6 C/7) 4 Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota
Seconda casa, fabbricati cat. A (tranne A/10) e catt.C/2, C/6, C/7 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota
Fabbricato generico categoria B e categorie C/3, C/4 e C/5 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 140/100X aliquota
Negozi e botteghe (categoria C/1) 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 55/100X aliquota
Immobili Industriali e commerciali (categoria D, tranne D5) 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 60/100X aliquota
Istituti di credito ed assicurazioni (categoria D/5) 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 80/100X aliquota
Uffici e studi privati (categoria A10) 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 80/100X aliquota
Immobili di cittadini in ist. di ricovero o sanitari (cat. A tranne A/10) e rel. pert. (C/2, C/6, C/7) 7.6 Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota

Ricordiamo che è disponibile il nuovo software gratuito di calcolo Imu 2012:inserendo la rendita catastale dell’immobile, indicando se prima casa o altro immobile, le relative detrazioni e il Comune di residenza, è possibile conoscere l’importo dell’imposta suddivisa in 2 o 3 rate.

E di poche ora fa la notizia di una modifica alla definizione degli “enti no profit” contenuta nel decreto enti locali che permetterebbe alla Chiesa di evitare il pagamento dell’Imu

Basterà, infatti, specificare che nelle finalità dell’ente non viene inclusa quella di distribuire eventuali utili o, in alternativa, di destinarli interamente per scopi di valore sociale.

Un’ulteriore opportunità, per Chiesa ed enti no profit, sarà quella di mettere in evidenza che, nell’ora dello scioglimento eventuale, tutto il patrimonio accumulato venga destinato a un altro soggetto caratterizzato dai medesimi obiettivi.

Potranno, così, restare fuori dal mirino dell’Imu tanto le strutture sanitarie accreditate, si tratti di ospedali, ambulatori o cliniche, quanto le scuole afferenti alla categoria delle cosiddette “parificate“.
Per chi si occupa di cultura, sport e attività ricreative basterà la vaga dicitura di “emolumenti simbolici”.


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