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Decreto crescita, obbligo di invio telematico degli atti tra privati e p.a.
Il Cnappc è soddisfatto del provvedimento perchè migliora il rapporto con la P.A. e le tempistiche dei progetti

Il nuovo decreto Crescita, varato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi prevede tra le varie misure anche l’oblbigo di trasmissione degli atti per via telematica tra privati e pubblica amministrazione.

“Una  iniziativa importante che risponde, da un lato, e innanzitutto, ai bisogni dei cittadini e che, dall’altro, consente ai professionisti italiani di svolgere in modo più  completo la propria attività e di migliorare, soprattutto, in questo momento di crisi, la qualità dei servizi offerti. Le misure introdotte vanno nella misura giusta e spetterà poi a noi professionisti, alle Pubbliche Amministrazioni ed alle imprese attuarle e consolidarle” – commenta il CNAPPC, accogliendo con favore il nuovo provvedimento.

“Il peso della burocrazia sulla nostra professione – sottolinea il Consiglio Nazionale degli Architetti  –  è in alcune situazioni estremamente pesante. Con Im@teria, la piattaforma per l’erogazione di un servizio telematico on line, per la gestione dei procedimenti autorizzativi in materia edilizia e più in generale dei procedimenti amministrativi e dei progetti, abbiamo, in parte già  individuato la  strada per uscirne.”

Questo strumento telematico consente, infatti, di presentare – oltre a Denunce di inizio attività, Permessi di costruire, Segnalazioni certificate di inizio attività, Sportello unico, pratiche per i Processi  Telematici (presso i tribunali) –  ogni atto o documento presso ogni pubblica amministrazione o ente pubblico. In questo modo gli architetti, ed in generale  i professionisti,  saranno sempre più  in grado di attivare e  di definire i procedimenti presso le Pubbliche Amministrazioni, di predisporre la documentazione secondo i dettami normativi e di inoltrarla all’Ente attraverso la posta elettronica certificata. Lo stesso sistema consente alla P.A. di gestire la procedura amministrativa ed il rapporto con il professionista in via completamente telematica-informatica. 

 “Alcuni degli elementi contenuti nell’Agenda Digitale – così come altri del Dpr attuativo   della Riforma delle professioni e del  Codice dell’amministrazione digitale – , quali la Delega al Professionista, l’Albo unico presso i Consigli Nazionali, l’obbligo per le P.A. dell’utilizzo esclusivo delle procedure telematiche, sottolinea Matteo Capuani, presidente del Dipartimento Progetto e Innovazione,  discendono da nostre specifiche richieste ed hanno come obiettivo quello di favorire e di indirizzare ogni forma di attività professionale  attraverso la rete ed i servizi telematici. Tutto questo con una importante certificazione di qualità e  di  legittimità da parte degli Ordini e dei Consigli Nazionali, e nell’ottica di fornire migliori servizi –  e sopratutto certezze ai cittadini alle imprese –  e di migliorare il rapporto con la P.A. e le tempistiche dei progetti”.

” Uno dei passi successivi – continua –  sarà quello dell’emissione di una Carta Nazionale di Servizio per consentire la “certificazione di ruolo” dei professionisti. Questa attività, in particolare, consentirà ad ogni architetto, o  a qualsiasi altro professionista,  di essere immediatamente riconosciuto, accreditato e certificato sulla intera rete nazionale dei servizi telematici”.


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