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Bolzano, indicazioni su esenzioni IMU per le proprietà agricole
Aliquota del 2 per mille per i vani di edifici agricoli che ospitano i lavoratori stagionali, del 7,6 per mille per i locali adibiti ad ufficio

Dopo la legge quadro che fissava i paletti all’interno dei quali i comuni altoatesini potevano muoversi per l’applicazione dell’IMU, la Giunta provinciale ha compiuto un nuovo passo in avanti indicando quali proprietà agricole debbano essere esentate dal pagamento dell’imposta municipale sugli immobili.

La legge quadro sull’applicazione dell’IMU in Provincia di Bolzano, entrata in vigore ad aprile, prevede che anche in Alto Adige l’abitazione principale venga gravata ad un’imposta pari al 4 per mille del valore catastale con una detrazione di 200 euro per nucleo familiare, alle quali si aggiungono altri 50 euro per ogni figlio a carico.

L’aliquota maggiorata del 7,6 per mille viene invece applicata a tutte le altre strutture abitative, con la possibilità per i singoli comuni di abbassarla di 3 punti, mentre per gli edifici legati a proprietà agricole si va dall’esenzione totale ad un’aliquota del 2 per mille.

Proprio su questo passaggio si è espressa oggi la Giunta provinciale, che ha approvato un regolamento di attuazione. “Vi erano alcune differenze troppo marcate – ha spiegato il presidente Luis Durnwalder – ad esempio tra gli affittacamere, costretti a pagare anche il 7,6 per mille, e i cosiddetti “Urlaub am Bauernhof”, che invece risultavano esenti dall’IMU. Senza contare le cooperative agricole, anch’esse esenti dal pagamento dell’imposta. Abbiamo dunque deciso di consentire ai comuni di applicare l’aliquota minima del 2 per mille”.

Il regolamento approvato  dall’esecutivo di Palazzo Widmann prevede inoltre l’applicazione dell’aliquota minima del 2 per mille anche per i vani di edifici agricoli utilizzati per ospitare i lavoratori stagionali impegnati nella raccolta o nella potatura, mentre i locali adibiti ad ufficio potranno essere gravati da un’aliquota sino al 7,6 per mille. Verranno invece trattate alla stregua della prima casa le proprietà agricole oggetto di passaggio tra padri e figli, quando i genitori si riservano un diritto di abitazione all’interno della struttura stessa.

Respinta, infine, una proposta del Consorzio dei Comuni per l’applicazione dell’IMU sulla ricostruzione degli annessi rustici (fienili, stalle, ecc.). “Riteniamo illogico e privo di buon senso – ha concluso Durnwalder – che un edificio possa essere gravato dall’imposta durante i lavori ed essere esente sia prima che dopo”.

 Fonte: Provincia di Bolzano


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