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Valle D'Aosta, ddl sulla vigilanze sugli interventi edilizi
Ribadito l'obbligo della progettazione delle costruzioni con criteri sismici su tutto il territorio regionale e per tutti i comuni

La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha licenziato un disegno di legge che disciplina le attività di vigilanza sulle opere e sulle costruzioni nelle zone sismiche della Valle d’Aosta.

“In commissione c’era già un testo – ha spiegato l’assessore regionale alle opere pubbliche e difesa del suolo, Marco Vierin – che abbiamo deciso di sospendere per l’evoluzione normativa, in particolare rispetto ai centri storici.

Le questioni ora sono state definite a livello centrale e abbiamo affinato il testo, che ora tornerà in commissione e poi arriverà in aula entro la fine di luglio”.

Dalla nuova classificazione – ha aggiunto il presidente della regione, Augusto Rollandin – quasi tutti i comuni valdostani sono stati inseriti in fascia 3, ovvero “possono essere soggetti a scuotimenti modesti”.

Con il disegno di legge si ribadisce l’obbligo della progettazione delle costruzioni, sia pubbliche che private, con criteri sismici su tutto il territorio regionale e per tutti i comuni, indipendentemente dalla zona sismica di appartenenza, con alcuni chiarimenti rispetto alle costruzioni nei centri storici.

Inoltre, l’avvio e la realizzazione dei lavori sono subordinati alla denuncia e al deposito del titolo abilitativo.

Il progetto deve essere accompagnato da una dichiarazione del progettista che asseveri il rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e la congruità tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, nonché il rispetto delle eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. Su un campione almeno del 10% è previsto che sia periodicamente effettuato un controllo.

“Il recente sisma emiliano – ha concluso Vierin – ha evidenziato come la risposta degli edifici ad un evento è in funzione delle sue caratteristiche costruttive. Queste considerazioni collocano il tema sismico tra gli eventi pericolosi da prendere in considerazione nello sviluppo dell’attività edilizia regionale, nella consapevolezza, però, che gli altri rischi di natura idrogeologica (frane, inondazioni e valanghe) rappresentano un pericolo più immediato e rilevante”.

Fonte: Ansa


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