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Abusivismo edilizio, nuova legge in Puglia

Entro il 31 gennaio di ogni anno, i Comuni dovranno inviare alla Regione una relazione con gli elenchi degli abusi rilevati e delle demolizioni effettuate o ancora da fare

‘Una legge per lo sviluppo della Puglia”: cosi’ l’assessore all’Urbanistica Angela Barbanente ha definito le ”Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio”, approvate oggi all’unanimita’ dal Consiglio regionale.

”Un provvedimento importante – secondo la Barbanente – che testimonia la direzione intrapresa da una regione che vede nella legalita’ l’unico modo per progredire e mettere fine ai danni provocati dall’abusivismo. E questo attraverso una maggiore responsabilizzazione dei Comuni, l’intensificazione dei controlli, e nei casi di abusivismo consolidato, con la confisca e il recupero”.

”Il testo – ha spiegato in Aula il presidente della V commissione Donato Pentassuglia – e’ frutto di una discussione proficua e approfondita, arricchita dalle sollecitazioni oltre che degli uffici dell’assessorato e dei consiglieri, anche dei Procuratori della Repubblica”.

A testimoniarlo, la soddisfazione espressa dai consiglieri di maggioranza e opposizione, tra cui Antonio Decaro (Pd) Rocco Palese (Pdl), Michele Losappio (Sel) Salvatore Negro (Udc), Francesco Damone (Ppdt), Francesco Laddomada (PpV)e Ignazio Zullo (PdL). Obiettivo della legge, fornire nuovi e piu’ efficaci strumenti operativi alla Regione e agli enti locali, incentivare l’azione sinergica tra i soggetti istituzionali attraverso la stipula di convenzioni e supportare gli enti preposti alla vigilanza con protocolli d’intesta tra enti e autorita’ giudiziaria.

In particolare si prevede l’utilizzo delle piu’ moderne tecnologie aerofotogrammatiche e satellitari per la rilevazione territoriale ad opera della Regione nell’ambito dell’aggiornamento e della gestione integrata del Sistema informativo territoriale (con conseguente trasmissione ai Comuni interessati delle anomalie riscontrate) e l’implementazione delle relative banche dati; un sistema stabile di monitoraggio del territorio; il supporto ai Comuni nell’attivita’ di vigilanza e repressione, sia sotto il profilo tecnico-amministrativo che quello finanziario; l’esercizio dei poteri sostitutivi; l’interscambio e integrazione di dati e informazioni.

Entro il 31 gennaio di ogni anno, i Comuni dovranno inviare alla Regione una relazione con gli elenchi degli abusi rilevati, delle demolizioni effettuate dai responsabili degli abusi rilevati o direttamente dal Comune, delle opere abusive non ancora demolite e di quelle per le quali non si e’ proceduto all’acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale con l’indicazione delle cause ostative. In caso di inerzia o di inadempimento, la Regione puo’ esercitare il potere sostitutivo con la nomina di un commissario ad acta.

Nell’ottica di un concreto supporto ai Comuni, sara’ anche istituito un fondo regionale di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive finalizzato a concedere alle amministrazioni locali anticipazioni sui costi relativi agli interventi in questione e di ripristino dello stato dei luoghi, anche disposti dall’autorita’ giudiziaria. Il relativo capitolo di spesa e’ stata dotato di una provvista finanziaria per il 2012 di 150mila euro.

Fonte: Asca


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