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Imu, possibili modifiche al decreto
Tra le questioni il pagamento dell'acconto a rate,soluzione per gli anziani delle case di riposo, agevolazioni per le case affittate a canone concordato

Il decreto fiscale è approdato, dopo l’ok del Senato, alla Commissione Finanze della Camera.

Sul provvedimento sono piovuti 400 emendamenti presentati da tutti i partiti e relativi ad alcune questioni, in particolare sulla rateizzazione del pagamento, sul pagamento da parte degli anziani ospiti nelle case diriposo e sulle agevolazioni per le case affittate a canone concordato.

Modifiche potrebbero essere fatte anche per evitare il rischio di incostituzionalità della norma: il rinvio della definizione delle aliquote ad un dpcm – ha rilevato il Servizio Studi di Montecitorio – potrebbe creare problemi considerato che la Costituzione prevede una “riserva di legge”.

Come anche in nessuna legge, né il decreto Salva-Italia che ha anticipato l’imposta né nel dl sulle semplificazioni fiscali, è indicato il gettito atteso. C’é solo in una relazione tecnica.

Sotto il profilo invece degli adempimenti, per i Caf, i Centri di assistenza fiscale, la questione è stata risolta con la norma che consente di pagare l’acconto con le aliquote di base. “Manca ancora l’F24 – dice il presidente della Consulta Valeriano Canepari – ma sappiamo che l’Agenzia delle Entrate ci sta lavorando e una soluzione dovrebbe arrivare presto”.

Per Canepari, a parte qualche piccolo aggiustamento una revisione più compiuta della materia dell’Imu potrà essere fatta “a settembre, quando saranno noti i dati di gettito dell’acconto”.

Infine, dopo le polemiche sollevate in Senato sull’esenzione della tassa per le fondazioni bancarie, oggi il presidente dell’Acri (l’associazione delle casse di risparmio e delle fondazioni di origine bancaria), Giuseppe Guzzetti, ha sottolineato che per quanto riguarda l’Imu “non c’é nessun beneficio per le fondazioni, il regime è identico a quello degli altri enti no-profit”.

Fonte: Ansa


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