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Professione e liberalizzazioni, oggi il varo del decreto in Cdm
Tra le novità per i professionisti tecnici: l'abolizione delle tariffe, l’obbligo di comunicazione del preventivo e l’accesso dei giovani all’esercizio

E’ in programma oggi la discussione nella riunione del Consiglio dei Ministri del decreto sulle liberalizzazioni.

Tra le novità che rigurdano i professionisti tecnici sembrano confermate l’abolizione delle tariffe professionali, l’obbligo di redazione scritta e comunicazione del preventivo per le prestazioni richieste e l’accesso dei giovani all’esercizio delle professioni.

1) Disposizioni sulle tariffe professionali (articolo 10): vengono abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime.

2) Obbligo di comunicazione del preventivo (articolo 11): si impone che tutti i professionisti concordino con il cliente, in forma scritta, il preventivo per la prestazione richiesta. Si tratta di un obbligo deontologico. Il professionista è tenuto a indicare l’esistenza di una copertura assicurativa, se stipulata, per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale, la sua durata e il suo massimale.

3) Accesso dei giovani all’esercizio delle professioni (artiolo 12): si sottolinea il fatto che le università possono prevedere, negli statuti e nei regolamenti, che il tirocinio e la pratica, finalizzati all’iscrizione negli albi professionali, siano svolti negli ultimi due anni di studio per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale; tirocinio e pratica svolti in questo modo sono equiparati a ogni effetto di legge a quelli previsti nelle singole leggi professionali per l’iscrizione negli albi.

Resta comunque ferma la durata massima dei tirocini (già prevista dall’articolo 33, comma 2 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214).

 


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