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Abusi edilizi, disegno di legge della Giunta in Puglia
Il documento scaturisce dall'attività di monitoraggio e schedatura degli abusi svolta negli ultimi anni dal Servizio Urbanistica regionale

Viva soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’assetto del Territorio,Angela Barbanente, per il dibattito sviluppatosi stamattina in V commissione consiliare sul disegno di legge della Giunta Regionale n. 44 del 20/12/2011 “Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio”.

Tutti i presenti, infatti, hanno apprezzato l’iniziativa, condividendo gli obiettivi della legge, che si propone di rafforzare gli strumenti di prevenzione e repressione del fenomeno a disposizione della Regione.

Su questo l’Assessorato sta già da tempo lavorando: il disegno di legge scaturisce dall’attività di monitoraggio e schedatura degli abusi svolta negli ultimi anni dal Servizio Urbanistica regionale, sulla quale vi è stato unanime apprezzamento da parte dei componenti della commissione.

 “Occorre evitare che la collettività- ha detto l’assessore- abbia l’idea di una scarsa o comunque inefficace azione preventiva e repressiva da parte dalle Amministrazioni competenti, perché questo, a sua volta, può favorire la diffusione di quel senso di impunità che rende il fenomeno dell’abusivismo apparentemente indomabile. Prevenire e reprimere l’abusivismo edilizio è invece nostro dovere e con questa legge ci diamo ulteriori strumenti per poter operare efficacemente in questo difficile campo.”

Merita ricordare, infatti, che la legge, all’interno della cornice di competenze tracciata dal testo unico sull’edilizia, fornisce strumenti operativi di prevenzione e repressione all’Amministrazione regionale e gli Enti locali.

In particolare: – rafforza la capacità regionale di esercitare i poteri sostitutivi prevedendo, nel rispetto del principio di sussidiarietà, un preventivo momento di collaborazione con l’ente locale per l’accertamento delle ragioni dell’inerzia, al quale segue l’intervento regionale sostitutivo in caso di perdurante inerzia o inconsistenza delle motivazioni addotte dall’Amministrazione comunale; – prevede un fondo di rotazione destinato ai Comuni perché questi, in mancanza di adempimento da parte dei responsabili, possano provvedere all’esecuzione delle demolizioni e dei ripristini in danno; – definisce criteri generali di attribuzione del fondo legati all’entità del fenomeno dell’abusivismo, al grado pericolosità ambientale degli abusi e al pregio paesaggistico degli ambiti territoriali interessati; – prevede strumenti atti a rendere più rapido ed efficiente l’interscambio di informazioni fra enti e a migliorare il coordinamento dell’azione amministrativa, anche grazie all’utilizzo del Sistema Informativo Territoriale regionale.

Fonte: Regioni.it


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