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Umbria, 50% in più di istanze presentate con il nuovo Piano Casa
Il numero maggiore di richieste riguarda ampliamenti su edifici unifamiliari o bifamiliari

Ad un solo anno dall’entrata in vigore delle nuove norme sul “Piano casa“, introdotte con la legge regionale n. 27 di fine 2010, in tutta la regione  si registra oltre il 50 per cento in più, rispetto a tutto il periodo di applicazione della precedente normativa, di istanze di adeguamento degli edifici residenziali unifamiliari e bifamiliari, con evidente attenzione per quelli residenziali posti in  territorio agricolo.

A renderlo noto è l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, in seguito all’analisi dei primi risultati relativi ad un questionario somministrato dalla Regione Umbria ai Comuni, per verificare l’andamento degli interventi edilizi e urbanistici in seguito all’applicazione della legge regionale. 

A rispondere al questionario sono stati 67 Comuni, di cui 45 della Provincia di Perugia e 22 di quella di Terni. Complessivamente le richieste pervenute alle amministrazioni sono 144 e, a queste, se ne aggiungono altre 21 nel Comune di Perugia.

Il numero maggiore di richieste ha riguardato ampliamenti su edifici unifamiliari o bifamiliari mentre oltre 20 sono le istanze per ampliamenti su altri edifici residenziali.

Significativo il numero delle richieste di autorizzazioni per effettuare ampliamenti su edifici residenziali ricadenti in zone agricole, così come per quelli per gli interventi di ristrutturazione urbanistica per gli edifici a destinazione produttiva.

“I dati – ha commentato l’assessore Rometti – risultano essere ancor più significativi se si considera il momento di particolare crisi che sta attraversando il settore delle costruzioni.

Alcuni interventi di ristrutturazione urbanistica – ha aggiunto –  hanno consentito di riqualificare edifici a destinazione produttiva con la sistemazione di aree per le quali probabilmente le norme premiali hanno suscitato nuovi interessi.

Comunque, si resta nella convinzione che la riqualificazione del territorio, compreso quello urbanizzato, sia la conseguenza di una corretta pianificazione che può e deve favorire anche con premialità gli interventi di ristrutturazione urbanistica che si caratterizzano per un adeguamento coerente delle dotazioni dei servizi necessari.

Come previsto dalla normativa regionale – ha specificato l’assessore –  le opere hanno tenuto conto della qualità del territorio umbro, segnato da paesaggi e architetture di pregio che, ovviamente, non possono essere compromesse da

interventi edilizi legati ad automatismi normativi”.
Rometti ha voluto ricordare che “la legge n. 27, oltre a prorogare a tutto il 2012 il termine per presentare ai Comuni le istanze e avvalersi delle premialità previste, ha innalzato anche le percentuali di premio estendendo anche al territorio agricolo la possibilità di poterne usufruire.

Inoltre, ha fissato premialità aggiuntive per gli interventi di demolizione e ricostruzione, soprattutto se è previsto il totale smantellamento delle coperture in eternit. Prevista anche la bonifica di siti inquinati, così come l’installazione sui tetti di pannelli fotovoltaici e, per le aree residenziali,è permessa la realizzazione di spazi per la prima infanzia”.

“Con il nuovo Piano casa infatti – continua Rometti –  la Regione Umbria ha voluto incentivare innanzitutto il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente attraverso strumenti adeguati, innovativi  e consoni alle peculiarità del territorio umbro, ma ha anche voluto assicurare una coerente e univoca interpretazione delle norme in tutti i Comuni, al fine di evitare lungaggini e incomprensioni tra pubblica amministrazione, professionisti ed operatori del settore”. 

Le innovazioni introdotte dalle legge per gli edifici residenziali che ricadono nel territorio agricolo consentono, per quelli esistenti prima del 1997, l’ampliamento di 100 mq. anche nel caso che la superficie complessiva dello stesso edificio ecceda il limite di 450 mq. e quindi derogando alla l.r. 11/2005. Ora, la possibilità di ampliamento è estesa anche alle abitazioni realizzate nelle zone agricole successivamente al 1997, permettendo un ampliamento del 25per cento della superficie fino ad 80 mq, in deroga alle normative vigenti”.

Per quanto attiene invece al settore delle attività produttive e di servizio, il nuovo “Piano casa” estende la possibilità di applicazione anche agli esercizi commerciali, ai servizi e alle attività turistico-ricettive che potranno arrivare fino al 60 per cento di Superficie utile coperta (SUC) aggiuntiva.

Fonte: Regione Umbria 


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