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Ddl stabilità, gli Architetti contro l'abolizione dei minimi tariffari
Il Cnappc denuncia la presenza di "storture" lesive per i professionisti, presenti nel testo della legge 183/2011

Totale dissenso su alcune delle norme che riguardano le professioni – inserite, all’ultimo istante, dal Ministro Tremonti nella Legge di stabilità – e diverse da quelle preparate dai Ministeri competenti.

Abbiamo contribuito a realizzare una Riforma innovativa che tenesse conto, allo stesso tempo, delle esigenze del mercato e del rispetto dell’autonomia e del valore sociale delle libere professioni, ma aver eliminato ogni riferimento, anche solo informativo, alle tariffe professionale non sarà solo lesiva proprio della dignità dei professionisti, ma esporrà i consumatori a truffe come quelle che già circolano su internet dove per 50 euro si offrono prestazione professionali complesse”.

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Aver eliminato ogni limite di investimento non professionale nelle costituende società di professionisti, oltre ad aver tolto loro la riserva di amministrazione, renderà facile l’infiltrazione di capitali mafiosi che potranno facilmente orientare – ad esempio – progettazione, direzione dei lavori e collaudi nell’industria delle costruzioni”.

“Chiederemo al nuovo Governo – conclude il Consiglio Nazionale – di correggere immediatamente queste storture che nulla hanno a che fare con la regolazione di una sana economia liberale, con l’apertura del mercato e  con la competizione professionale e che, invece, porteranno alla emarginazione di centinaia di migliaia di professionisti con gravi ricadute in termini di disoccupazione e consumi”.

Fonte: Cnappc

 


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