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Trieste punta sul Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile
L'amministrazione locale punta all’elaborazione di un piano condiviso e partecipato che stimoli lo sviluppo e la crescita economica e l'utilizzo del patrimonio culturale

Rendere attrattivo il centro storico di Trieste dal punto di vista turistico-culturale, attraverso l’elaborazione di un piano condiviso e partecipato che stimoli lo sviluppo e la crescita economica e un sempre migliore utilizzo del vasto e articolato patrimonio culturale esistente.

E’ questo l’obiettivo principale che l’Amministrazione comunale di Trieste intende realizzare con il “PISUS”, Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile con il quale si candida ad ottenere il finanziamento comunitario, nell’ambito del POR FESR 2007-2013 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha recentemente pubblicato un bando rivolto alle amministrazioni locali della regione interessate (Asse 4 azione 4.1.a). 

Nella giorna ta di ieri sono stati presentati i principali aspetti e le caratteristiche di “Pisus”, illustrati da Elena Marchigiani, assessore all’Edilizia, Lavori pubblici e Politiche per la casa e da Fabio Omero, assessore allo Sviluppo economico e Fondi comunitari, Turismo, Aziende Partecipate e Controllate.

Presenti anche i tecnici del Comune di Trieste impegnati nell’elaborazione del Piano che hanno risposto alle domande del pubblico.

“Questo progetto -ha detto l’assessore all’Edilizia e Lavori Pubblici Elena Marchigiani- si basa su un’attività fortemente partecipata che punta a stimolare e accogliere iniziative provenienti dal territorio”.

Tre gli assi d’intervento previsti.

Il primo legato a “Qualificazione urbana, percorsi, accessibilità” (anche con la promozione di forme di mobilità sostenibile).

Il secondo relativo alla “Cultura”, in senso ampio che preveda la riqualificazione del patrimonio museale e anche forme di novità creativa.

Il terzo asse infine e quello legato a “Economia e turismo” e prevede tra l’altro interventi volti al recupero e alla rifunzionalizzazione di edifici esistenti, ma anche iniziative volte a migliorare l’offerta turistica o azioni di tutela, salvaguardia e valorizzazione dei locali storici.

“Pisus” rappresenta un’occasione –ha detto a sua volta l’assessore allo Sviluppo economico e Fondi comunitari Fabio Omero- per “avviare attività di recupero urbano, dalle pavimentazioni alla possibilità di attuare servizi di biciclette in affitto, e di realizzare anche lavori ai Musei ed interventi dell’imprenditoria privata a sostegno della promozione turistica a Trieste”.

Per realizzare questo Piano, ed ottenere i conseguenti finanziamenti in grado di attuare tutta una serie di iniziative ed interventi, è necessario predisporre un sistema delle attività pubblico/private capaci di coinvolgere attivamente, in modo concertativo e partecipativo, i diversi soggetti (enti pubblici e privati, operatori del commercio e dell’artigianato, organizzazioni e associazioni) che operano sul territorio comunale anche in attività commerciali, turistiche, ricettive, dell’artigianato artistico, scientifiche e culturali.

Il Comune di Trieste punta a raccogliere dalle diverse realtà del territorio (le domande vanno presentate entro il 30 settembre n.d.r) idee, spunti e stimoli all’elaborazione di “PISUS” per inoltrare quindi la specifica richiesta entro il 15 novembre.

I finanziamenti comunitari ottenibili vanno da un minimo di 3 milioni di euro ad un massimo di 5 milioni 800 mila euro, con il 77% a carico dei Fondi europei della Regione e il restante 23% a carico del Comune.

Sempre per dare massima evidenza e trasparenza all’iniziativa, il Comune di Trieste pubblicherà ufficialmente nei prossimi giorni un avviso pubblico per favorire l’ampia partecipazione all’interessante e articolato progetto comunitario.

Tutta la documentazione con informazioni, chiarimenti è disponibile anche sul sito del Comune.

Fonte: Rete Civica Trieste


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