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Edilizia sostenibilie, dall'Onu il nuovo standard per abitazioni
Il Common carbon metric si propone di realizzare un sistema di calcolo per agevolare lo sviluppo di linee guida efficaci per gli operatori del settore

Un nuovo sistema per misurare i consumi energetici e le emissioni di gas serra delle abitazioni è stato messo a punto dal Programma ambientale dell’Onu (Unep).

Si tratta del Common carbon metric (Ccm), che Iso (l’organizzazione internazionale per la standardizzazione) ha deciso di considerare come uno standard internazionale per favorire la maggiore efficienza energetica nel settore dell’edilizia.

Secondo stime Onu, il settore costruzioni è il maggiore responsabile delle emssioni di gas serra; un terzo circa del consumo energetico mondiale si verifica infatti in uffici e abitazioni.

Le emissioni derivanti da questo settore, secondo l’Onu, stanno progressivamente aumentando, passando da 8,6 miliardi di tonnellate del 2004 a 11 miliardi nel 2020.

Lo sviluppo di nuovi standard per la misurazione delle emissioni degli edifici permette ai governi di pianificare il raggiungimento degli obiettivi nazionali sulla sostenibilità e la riduzione delle emissioni di carbonio. Strumenti quindi come il Ccm potrebbero contribuire anche ad avanzare proposte per i programmi di crediti di carbonio.

L’obiettivo del Ccm è quello di realizzare un sistema di calcolo con un protocollo standardizzato, così da agevolare lo sviluppo di linee guida efficaci per gli operatori del settore, architetti e costruttori in primis.

Il Ccm è stato realizzato per poter misurare il consumo di energia di un edificio non nella fase di costruzione, ma in quella operativa, così da controllare ogni giorno le performance degli edifici. Secondo Unep il Ccm potrà essere usato in tutto il mondo, anche nei paesi emergenti.

Fonte: Zero Emission TV


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