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Certificazione energetica, obbligatorio lo standard CasaClima B a Bolzano
In vigore da oggi il nuovo standard energetico minimo per molte costruzioni. In programma a Milano il Primo forum nazionale sulla certificazione energetica

Da oggi nella Provincia di Bolzano è in vigore lo standard energetico minimo da rispettare per la realizzazione di nuovi edifici passerà da CasaClima C a CasaClima B.

Il nuovo regolamento è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione lo scorso 15 marzo e prevede l’obbligo di rispettare lo standard energetico minimo CasaClima B per la maggior parte delle nuove costruzioni: non solo quelle a scopi abitativi, ma anche quelle destinate ad ospitare strutture ricettive, attività commerciali e servizi.

Esclusi dal regolamento sono gli edifici agricoli, quelli industriali, quelli artigianali e quelli destinati al commercio all’ingrosso. “Ciò significa che una larga fetta di tutte le nuove costruzioni realizzate sul territorio altoatesino – sottolinea l’assessore all’ambiente Michl Laimer – avranno un fabbisogno energetico non superiore alle 50 kw/h o ai 5 litri di combustibile per metro quadrato”.

Per gli edifici che non ricadono nella fattispecie prevista dal decreto del Presidente della Provincia, rimane comunque l’obbligo di rispettare i criteri CasaClima C. “Il nostro impegno a favore del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente – specifica Laimer – prosegue nella direzione tracciata dal piano generale approvato dalla Giunta provinciale. Il passaggio dallo standard CasaClima C allo standard CasaClima B è assolutamente sostenibile dal punto di vista sia edilizio che finanziario”.

La modifica del regolamento di esecuzione alla legge urbanistica in materia di risparmio energetico avrà effetti anche sul cosiddetto bonus cubatura: sino ad oggi chi realizzava un edificio CasaClima B riceveva un bonus pari al 5% della cubatura, ma a partire dal 13 giugno il bonus sarà azzerato visto che lo standard CasaClima B diverrà obbligatorio.

Resterà invariata, invece, la possibilità di edificare un 10% di cubatura in più per chi rispetta i parametri CasaClima A. Nessuna modifica, infine, per ciò che concerne gli interventi di risanamento: chi trasforma un vecchio edificio in una struttura CasaClima C continuerà ad avere a disposizione un bonus di 200 metri cubi.

La certificazione energetica degli edifci sarà al centro del Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica in programma il 14 e 15 giugno a Milano, promosso dal CTI – Comitato Termotecnico Italiano e da MCE – Mostra Convegno Expocomfort che si svolge con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Coordinamento Energia della Conferenza delle Regioni.
 
Durante la manifestazione sarà presentato il Primo rapporto nazionale sulla certificazione energetica in Italia: un dossier completo e dettagliato che illustra come ogni regione ha legiferato sulla politica edilizia di risparmio energetico. Il rapporto disegna una situazione variegata con aree dove il percorso legislativo è estremamente avanzato ed altre dove si è più indietro. Rimangono ancora irrisolti molti problemi: dalla questione dei controlli all’accreditamento dei certificatori fino ai criteri stessi di certificazione.
 
Il Forum affronterà sia argomenti di ordine generale che problematiche specifiche legate a settori particolari.

Durante la prima giornata si svolgeranno un convegno di apertura e una tavola rotonda che, in sessione plenaria, affronteranno con uno sguardo complessivo lo stato della certificazione energetica in Italia e in Europa, senza tacere le problematiche da affrontare e le prospettive di sviluppo.

Le Regioni presenteranno i dati relativi al percorso attuativo in corso, tra i quali le certificazioni svolte e una sintesi dei dati relativi alle classi energetiche e/o alle prestazioni energetiche degli edifici certificati.

Nella seconda giornata sono previsti quattro workshop di approfondimento che toccheranno temi specifici come lo sviluppo della legislazione e della normativa tecnica a livello nazionale e regionale sulla base della nuova direttiva europea EPBD2; gli aspetti legati alla formazione, all’accreditamento e ai controlli; la formazione tecnica delle diverse categorie professionali coinvolte e infine quelli legati alle transazioni immobiliari e alle locazioni.
 
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