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Federalismo: via libera del Parlamento
Sì della commissione bicamerale al sesto decreto attuativo della legge 42/09. Chiesto al Governo di assumere poteri sostitutivi in caso di inerzia delle pubbliche amministrazioni

La Commissione bicamerale per l`attuazione del Federalismo fiscale ha reso al Governo un parere favorevole con osservazioni e condizioni sullo Schema di decreto legislativo recante “Attuazione dell`articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali” che prefigura un nuovo quadro di strumenti procedurali nell`utilizzo delle risorse destinate alla promozione delle aree sottoutilizzate.

In particolare, nella condizione viene chiesto al Governo di riformulare il testo dello schema di decreto legislativo sulla base di un nuovo articolato nel quale tra l`altro:
– viene specificato che gli interventi individuati nel provvedimento sono finalizzati a perseguire anche la perequazione infrastrutturale;
– viene previsto che le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (che ha sostituito il Fondo per le aree sottoutilizzate), vengano trasferite, ai soggetti assegnatari in relazione allo stato di avanzamento della spesa, in appositi fondi a destinazione vincolata che garantiscono la piena tracciabilita` delle risorse attribuite, anche in linea con le procedure previste dall`articolo 3 della L. 136/2010 e dall`art. 30 della L. 196/ 2009;
– vengono introdotte, con riferimento al contratto istituzionale di sviluppo, misure volte a garantire la realizzazione tempestiva degli interventi individuati e il controllo delle relative attivita`. A tal fine, in caso di inerzia o inadempimento delle amministrazioni pubbliche responsabili degli interventi individuati, viene attribuito al Governo il potere sostitutivo, di cui all`articolo 120 della Costituzione, ove lo stesso si renda necessario per evitare il disimpegno automatico dei fondi erogati dall`Unione europea;
– al fine, di dare contezza degli interventi posti in essere, viene prevista una Relazione annuale di sintesi sugli interventi realizzati nelle aree sottoutilizzate e sui risultati conseguiti, trasmessa dal Ministro delegato, contestualmente alla presentazione alle Camere, alla Conferenza unificata.

”Se questo è federalismo è ora che si torni al centralismo”. A sostenerlo è stato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata, sottolineando che non c’è traccia finora degli accordi presi dalle Regioni con il Governo.

”Tutte le volte che si fa un passo avanti si rischia di farne due indietro”. Il riferimento è in particolare al mancato rispetto da parte del Governo dell’Accordo interistituzionale sul federalismo regionale che doveva, tra l’altro, garantire il finanziamento del trasporto pubblico locale.

”Attendiamo con urgenza l’atto che dà le risorse, pari a 425 milioni alle Regioni, per gestire il trasporto pubblico locale”, ha spiegato Errani.

”Nel Def non c’e’ traccia dell’accordo sulla revisione della manovra di luglio, non c’è traccia sulla revisione della manovra decreto stabilità, che conteneva tagli insostenibili e che deve essere rivista per avviare il federalismo fiscale.

E non c’e’ traccia della fiscalizzazione del trasporto pubblico locale, punto cardine dell’accordo che era stato siglato”.

Fonti: Ance e Regioni

 

 
 
 


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