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Friuli, analisi della domanda di edilizia
La Regione avvia un tavolo di confronto con le cinque Ater regionali per rivistare gli strumenti normativi e finanziari del mercato di alloggi ERP

”Alle cinque Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale del Friuli Venezia Giulia chiediamo di affiancare la Regione nell’analisi della domanda di edilizia che giunge dalle nostre comunità, per dare una risposta più concreta ad una società che oggi vediamo in profondo cambiamento, che è costretta dalla crisi economica ad affrontare il problema casa in un modo molto diverso anche rispetto a pochi anni fa”.

È questo l”’invito” che l’assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi ha rivolto ai presidenti delle ATER FVG – Rocco Lo Bianco (Trieste), Attilio Vuga (Udine), Claudio Serafini (Pordenone), Pietro Zandegiacomo Riziò (Gorizia) e Paolo Pittini (Alto Friuli) – affinché assieme possa essere messa in cantiere una profonda rivisitazione degli strumenti d’intervento normativi e finanziari che regolano in Friuli Venezia Giulia il mercato pubblico degli immobili, ”strumenti – ha indicato Riccardi – che devono tenere conto di condizioni strutturali diverse e di una sempre più marcata carenza di finanziamenti”.

Un’analisi che deve partire, hanno concordato Riccardi e i vertici delle ATER, dal quadro della domanda attuale – ”probabilmente oggi più spostato sulla locazione che non sull’acquisto dell’alloggio” ha affermato l’assessore regionale – per delineare quindi i possibili scenari dei prossimi anni.

Una panoramica che le ATER presenteranno alla Regione nell’arco delle prossime settimane e che sarà prossimamente valutata da Riccardi anche con le organizzazioni sindacali.

”Dobbiamo mettere in cantiere riforme di settore sostanziali – ha rilevato l’assessore – che, dopo l’approvazione di Giunta e Consiglio regionali, troveranno sostanza e applicazione nella legge finanziaria del prossimo anno”.

Ma il primo segnale che le ATER si aspettano dalla Regione sarà l’assestamento di bilancio di metà anno, con la richiesta delle cinque Aziende di ”rimpolpare” quel Fondo sociale (previsto nell’ambito di ogni ATER a sostegno della fasce più deboli di utenti degli alloggi di edilizia residenziale) passato dagli 11 milioni di euro del 2009 ai 7,95 di quest’anno.

Fonte: www.regione.fvg.it

 


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