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Le prime case popolari ecologiche in Toscana
Inaugurati a Capannori 5 alloggi costruiti secondo i criteri della bioarchitettura, realizzati con una struttura portante antisismica di pannelli in legno

Il primo esempio di bioarchitettura applicato alla costruzione di case popolari è stato inaugurato nei giorni scorsi a Marlia, una frazione del comune di Capannori.

Sono intervenuti l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca, il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro, il vicesindaco Luca Menesini ed il presidente Erp Francesco Franceschini.

Si tratta di un edificio a schiera composto da cinque alloggi (due al piano terra e tre dislocati fra piano terra e primo piano) costruiti secondo i criteri della bioarchitettura, realizzati con una struttura portante antisismica di pannelli in legno assemblati meccanicamente con l’eliminazione totale di qualsiasi materiale nocivo e inquinante.

Per la produzione di oltre la metà del fabbisogno annuo di acqua calda vengono utilizzati pannelli solari (l’integrazione avviene grazie ad una caldaia a metano). Il riscaldamento avviene grazie ad un sistema che sfrutta il calore geotermico, con pannelli radianti a pavimento. Ogni alloggio ha un giardino esclusivo e due posto auto. Erp Lucca, per la realizzazione, ha ottenuto un finanziamento dalla Regione di 900 mila euro.

“Una modalità di costruzione innovativa – ha detto l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – che coniuga elevati risultati di rendimento energetico ad un bassissimo impatto ambientale, in termini di emissioni di CO2.

Per quanto riguarda il risparmio energetico l’edificio è certificato in classe A, ciò significa che il consumo per metro quadro è di circa un sesto rispetto ad una costruzione ‘normale’.

É il primo progetto pilota in Toscana, al quale prevediamo di farne seguire altri. Ad esempio a Firenze verrà realizzata una palazzina a sei piani, seguendo gli stessi canoni costruttivi.

Un altro vantaggio è che questo tipo di abitazioni possono essere costruite in metà tempo rispetto a quelle tradizionali”.

Fonte: www.regione.toscana.it

 


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