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Risanamento idrogeologico in Abruzzo
Firmato un accordo tra Regione e Ministero dell'Ambiente che prevede interventi per oltre 40 milioni di euro volti a risanare e mitigare il rischio idrogeologico

Interventi per oltre 40 milioni di euro attraverso la sottoscrizione di un accordo di programma quadro con il ministero dell’Ambiente. L’Abruzzo è tra le prime regioni italiane a sottoscriverlo.

Un grande risultato per il risanamento idrogeologico del territorio che permetterà di realizzare interventi urgenti in tutta la regione.
A presentarlo all’Aquila, il Presidente della Regione, Gianni Chiodi e l’assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo nel corso di una conferenza stampa.

L’Accordo di programma Quadro, tra il Ministro dell’Ambiente e l’Assessore regionale Di Paolo prevede una spesa complessiva di 40.750.000 euro, dei quali oltre 30milioni a carico del Ministero dell’Ambiente e 10 milioni a carico della Regione quale cofinanziamento obbligatorio.

Un commissario appositamente nominato, Gianfranco Mascazzini provvederà a coordinare e a verificare la corretta attuazione degli interventi previsti.

Per il risanamento e la mitigazione del rischio idrogeologico stanziati 11 milioni e 750mila euro, per il rischio idraulico 21milioni di euro e per la difesa della costa 8 milioni.

In particolare per il risanamento e mitigazione del rischio idrogeologico, tutti di importo pari a 1.000.000 di euro, sono previsti 4 interventi in provincia dell’Aquila, 3 interventi in provincia di Pescara, 3 interventi in provincia di Teramo e 2 interventi in provincia di Chieti.

Per il rischio idraulico: realizzazione di una cassa di espansione sul Torrente Valle Mura nel centro abitato di Carsoli (AQ) e opere di sicurezza idraulica e di riqualificazione ambientale del Torrente Raio e del Fiume Aterno, nella zona industriale della città dell’Aquila, opere idrauliche sul Fiume Pescara nei pressi della zona industriale, in provincia di Pescara, opere di sicurezza idraulica e di difesa spondali sul Fiume Vomano, in provincia di Teramo, nei territori dei Comuni di Castelnuovo Vomano, Cellino Attanasio, Notaresco, Morro d’Oro, Atri, Pineto e Roseto degli Abruzzi.

Infine, realizzazione di una cassa di espansione sul Fiume Foro in prossimità della confluenza con il Torrente Dendalo, in Provincia di Chieti. Per interventi di difesa della costa la riqualificazione delle scogliere e delle barriere emerse esistenti riguardano i Comuni di Martinsicuro (TE), Roseto degli Abruzzi (TE) e Francavilla al Mare (CH).

“Si tratta – ha spiegato l’assessore Di Paolo – della prosecuzione delle attività di risanamento e mitigazione del rischio, nei tre grandi settori del risanamento del territorio regionale e di una anticipazione delle attività future che saranno programmate con i fondi FAS attribuiti all’Abruzzo”.

“Il programma – ha aggiunto il Presidente – assume grande rilevanza sia per l’impegno finanziario, sia per la completezza della programmazione in tutti i settori di criticità ma anche per la tempestività delle attività intraprese.

E’ prevesto un cofinanziamento regionale obbligatorio pari a 10milioni di euro per cui è stato necessario reperire le risorse finanziarie dalla quota assegnata dal PAR-FAS regionale alla mitigazione del rischio idrogeologico (suolo, fiumi, costa).

Resta inteso che le ulteriori risorse finanziarie disponibili sullo stesso Strumento di Programmazione (PAR-FAS) saranno naturalmente utilizzate per il risanamento di altre e diverse situazioni di rischio, presenti sul territorio regionale, in relazione ai criteri prioritari vigenti, non appena le disponibilità economiche saranno effettivamente programmabili.

Fonte: www.regione.abruzzo.it

 


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