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Friuli, fondazioni bancarie pronte a investire sull'housing sociale
In fase di esame da parte della Regione la possibilità di costituire un fondo immobiliare attivo nell'edilizia residenziale pubblica

Anche in Friuli Venezia Giulia sembrano esistere le condizioni per la costituzione di un fondo immobiliare attivo nell’housing sociale, su cui vi è l’interesse e la disponibilità ad investire da parte delle Fondazioni bancarie, che condividono le finalità sociali dell’iniziativa.

Per questa ragione il tema sarà opportunamente approfondito, anche se quello dell’housing sociale non potrà di certo rappresentare l’unica soluzione ai bisogni abitativi della popolazione ed in ogni caso se ne dovrà riflettere in un quadro di complessiva riforma del settore casa a livello regionale, alla luce delle mutate esigenze della nostra società.

E’ questo il principale risultato dell’incontro, a Udine, tra l’assessore regionale all’Edilizia Riccardo Riccardi, i presidenti delle Fondazioni CRTrieste, Massimo Paniccia, e CRUP, Lionello D’Agostini, e il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia Giuseppe Bragaglia. Per la direzione regionale Edilizia erano presenti anche il direttore ed il vicedirettore centrale, Dario Danese e Luciano Agapito.

Nell’occasione è stato esaminato uno studio di fattibilità per la costituzione nella nostra regione di un fondo immobiliare attivo nel Social Housing, che ha preso in esame, nel dettaglio, domanda e offerta abitativa, potenzialità di intervento, possibili azioni da intraprendere, non senza un’analisi di potenziali ed ipotetici investimenti. Il tutto evidenziando la presenza, in certe aree, di tensioni abitative; le esigenze della popolazione anziana e di quella giovane, i flussi migratori.

Ne è emerso un quadro che ha consentito ai rappresentanti delle tre Fondazioni di rappresentare all’assessore Riccardi la propria disponibilità di massima. ”L’housing sociale rientra tra i settori di intervento della Fondazione CRTrieste”, ha detto il presidente Paniccia, e quindi ”si può immaginare di partecipare ad un progetto regionale, pur valutando ed approfondendo”.

”Questo tipo di investimento risponde ai requisiti previsti dalle leggi – così il presidente D’Agostini – per cui l’orientamento della Fondazione CRUP è di aderire attivamente al progetto, soprattutto alla luce delle condizioni oggettive delle province di Udine e Pordenone”.

E nemmeno la Fondazione goriziana esclude la possibilità di prendere parte ad un fondo promosso dalla Regione, pur essendoci, specie nel capoluogo, ”una minor tensione abitativa”, come ha precisato Giuseppe Bragaglia.

Da qui la considerazione dell’assessore Riccardi il quale, dimostrando apprezzamento per l’apertura delle Fondazioni bancarie, ha affermato che ”anche in Friuli Venezia Giulia sembrano esistere le condizioni di applicazione del modello di Social Housing, anche se il come è ancora da approfondire, e il quando sarà di sicuro dopo il varo della finanziaria regionale”.

Non manca nell’assessore Riccardi la consapevolezza che l’housing sociale, soluzione abitativa a cavallo tra il libero mercato e l’edilizia convenzionata, ”non potrà rappresentare la soluzione del problema casa, ma sarà una delle soluzioni, che andrà individuata in un contesto di complessiva riforma del settore, che veda una modifica degli strumenti a disposizione in un quadro sociale fortemente mutato rispetto a quando essi sono stati immaginati”.

E dunque in questo contesto sarà da ”ridefinire il ruolo delle ATER, capire dove sono i veri disagi e dove occorre intervenire e, in ultima analisi, fare in modo di non dare contributi a chi non ne ha bisogno.

Fonte: www.regione.fvg.it

 


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