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Edilizia: la qualità energetica dei materiali da costruzione
L'Enea ha illustrato prospettive e opportunità di innovazione dell'involucro edilizio attraverso la collaborazione ricerca-industria

I criteri di rendimento energetico in edilizia sono cambiati in modo significativo a partire dal 2005, con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della direttiva europea 2002/91: la qualità energetica dell’involucro edilizio è divenuta fondamentale nel determinare le scelte di progettisti, costruttori e acquirenti finali e nello stimolare i produttori dei materiali a innovare prodotti e processi per ottenere prestazioni più elevate.

Il workshop “La qualità energetica dell’involucro edilizio”, che si è tenuto a Imola, è stato un’occasione per illustrare prospettive e opportunità di innovazione attraverso la collaborazione ricerca-industria, e ha offerto un approfondimento tecnico su una delle sfide più importanti che il comparto dei laterizi sta affrontando: le prestazioni energetiche e la sostenibilità dei materiali.

Nel corso del convegno, l’ENEA ha presentato le principali metodologie di analisi disponibili, evidenziando i parametri che maggiormente influenzano le prestazioni finali del prodotto.

Dal 2008 la Divisione Sperimentale per l’Efficienza Energetica dell’Involucro Edilizio, gestita dalla controllata ENEA CertiMaC, in partnership con il Laboratorio Ricerche ENEA di Faenza, opera a supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei produttori di laterizi, offrendo competenze e strumenti per la corretta qualificazione e per l’innalzamento delle proprietà termoisolanti dell’involucro in laterizio.

Le metodologie sviluppate hanno consentito di determinare i valori termici di progetto per i componenti dell’involucro edilizio opaco (elementi per muratura, malte, intonaci, ecc.).

L’ENEA ha avviato fin dal 1998 un’intensa attività di ricerca e qualificazione nell’ambito dei materiali da costruzione. La prima tappa è stata la realizzazione di un laboratorio per la qualificazione dei materiali prevalentemente in laterizio e l’accordo con Agenzia Polo Ceramico di Faenza per sostenere il trasferimento tecnologico e gestire la certificazione dei prodotti per le imprese nazionali.

Dal 2005, grazie all’iniziativa degli operatori del polo tecnologico faentino dedicato ai materiali innovativi (ENEA, Agenzia Polo Ceramico e CNR-ISTEC) ed al contributo della Regione Emilia-Romagna, è nato il Laboratorio CertiMaC che, in stretta collaborazione con ENEA, continua nell’opera di sviluppo e qualificazione dei prodotti in laterizio.

Fonte: Enea


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