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Trento: pronto il Codice dell'urbanistica e dell'edilizia

Completato il pacchetto di provvedimenti di attuazione del processo di riforma e riordino della normativa provinciale in materia

A sancire questo passaggio importante proprio la Giunta provinciale che nella seduta di venerdì scorso, con due deliberazioni proposte dall’assessore all’urbanistica, enti locali e personale Mauro Gilmozzi, ha completato il pacchetto di provvedimenti di attuazione del processo di riforma e riordino della normativa provinciale in materia di urbanistica ed edilizia.

L’insieme di questi provvedimenti attuativi e delle norme di riferimento forma ora un sistema organico di disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. L’obiettivo è quello di assicurare alla disciplina di settore semplicità, efficienza e stabilità nel tempo, con ricadute positive tanto per i cittadini e i professionisti che per le stesse amministrazioni.

Per fornire agli operatori del settore, pubblici e privati, uno strumento di semplice e rapida consultazione, è stato appunto predisposto il Codice dell’urbanistica e dell’edilizia in provincia di Trento, costituito da una raccolta organica della nuova normativa urbanistica e delle principali disposizioni di attuazione (regolamentari e amministrative).

Per rendere ancora più semplice ed efficace la ricerca delle fonti normative, nei prossimi mesi il Codice sarà consultabile on-line nella pagina web del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio, con link automatici di rinvio alle fonti normative, anche di attuazione, richiamate dalla legge urbanistica e dalle norme di attuazione del PUP.

Prossimamente saranno inoltre programmate iniziative di formazione necessarie per rendere efficace il nuovo impianto normativo e saranno definiti i protocolli informatici per assicurare la presentazione e la gestione delle pratiche secondo principi di tempestività e trasparenza.

LA DISCIPLINA LEGISLATIVA
La riforma urbanistica è stata avviata nel 2008 con l’adozione del nuovo Piano urbanistico provinciale (legge provinciale n. 5), che ha sostituito il PUP del 1987 come aggiornato nel 2003, e con l’approvazione della nuova legge urbanistica provinciale (legge provinciale n. 1), destinata a prendere il posto di quella del 1991 (legge provinciale n. 22).

Nel 2010 la riforma urbanistica è stata affinata dalla legge provinciale n. 4, con una serie di previsioni di semplificazione e accelerazione delle procedure edilizie nonché, anche in funzione anticongiunturale, di incentivazione dell’edilizia sostenibile con il riconoscimento di bonus volumetrici per gli edifici a risparmio energetico e di riqualificazione architettonica.

Ora, con questo pacchetto di provvedimenti, la riforma urbanistica viene portata a regime in combinazione con l’entrata nel pieno delle loro funzioni delle Comunità di valle, istituite dalla riforma istituzionale del 2006 (legge provinciale n. 3), alle quali la stessa riforma urbanistica ha attribuito un ruolo fondamentale.

L’ATTUAZIONE REGOLAMENTARE-AMMINISTRATIVA
Tanto le norme di attuazione del PUP quanto la nuova legge urbanistica, nel dettare una disciplina generale, hanno demandato la disciplina di dettaglio ad una serie di atti della Giunta provinciale, nella forma di regolamenti e deliberazioni.

Alcuni di questi provvedimenti attuativi sono già stati adottati nel corso del 2008 e 2009. Tra questi si segnalano, in particolare, la disciplina sugli interventi edilizi nelle aree agricole, la disciplina della valutazione ambientale strategica (VAS) per gli strumenti di pianificazione territoriale e le misure in materia di certificazione energetica degli edifici.

Quest’anno, a seguito della modifica della legge urbanistica introdotte dalla legge 4, la Giunta provinciale ha approvato gli altri quattro importanti provvedimenti di attuazione della riforma urbanistica, dopo aver acquisito su di essi il parere positivo della competente commissione del Consiglio provinciale (sul regolamento) e del Consiglio delle autonomie locali nonché un approfondito confronto con ordini e collegi professionali e categorie economiche.

Il 25 giugno 2010, con la deliberazione n. 1530, la Giunta provinciale ha approvato il regolamento di attuazione della legge urbanistica, che poi è stato emanato con il decreto del Presidente della Provincia n. 18-50/Leg. del 13 luglio e quindi inviato al controllo della Corte dei conti: il termine di tale controllo è previsto a metà settembre.

Nella stessa seduta, con la deliberazione n. 1531, la Giunta provinciale ha adottato le misure di incentivazione dell’edilizia sostenibile, prevedendo bonus volumetrici commisurati alla qualità delle prestazioni energetiche, e degli interventi di riqualificazione architettonica, già entrate in vigore il successivo 7 luglio.
Nella recente seduta del 3 settembre, la Giunta provinciale ha approvato le altre due deliberazioni costituenti il pacchetto di provvedimenti di attuazione della riforma urbanistica: la n. 2019 e la n. 2023.

Fra i contenuti di queste due ultime delibere spiccano, per rilevanza e innovazione, quelle disposizioni di semplificazione della procedura di rilascio della concessione edilizia, introdotte dalla legge provinciale n. 4 del 2010, che prevedono il silenzio assenso in caso di mancato rilascio della concessione entro 60 giorni dalla presentazione della documentazione richiesta (elevabili a 90 per i progetti complessi), previa diffida.

LA MODULISTICA
I medesimi provvedimenti hanno approvato anche la modulistica da utilizzare e la documentazione standard da presentare per la richiesta di concessione edilizia e per la denuncia di inizio attività (DIA): tanto la modulistica quanto la documentazione, a differenza di quanto avvenuto fino ad oggi, saranno obbligatoriamente uniformi per tutti i comuni.

All’interno della documentazione è inoltre prevista – a seconda del tipo di intervento edilizio da realizzare – la distinzione tra i documenti essenziali (che cioè devono essere presentati al momento della richiesta, ai fini del controllo preliminare sulla conformità del progetto alle previsioni del piano regolatore) e quelli non essenziali (che cioè possono essere integrati o richiesti successivamente per aspetti puntuali o di approfondimento).

Ciò, da una parte, porta ad un significativo alleggerimento della documentazione da presentare per la concessione o la DIA; dall’altra, offre tanto al richiedente quanto agli uffici competenti uno strumento per verificare con immediatezza e facilità, mediante una check list, la presenza dei documenti richiesti per le varie tipologie di intervento.

LA SEMPLIFICAZIONE
Altra misura di semplificazione è la definizione da parte della Giunta provinciale degli elementi geometrici delle costruzioni e dei metodi di misurazione nonché la disciplina in materia di distanze dagli edifici e dai confini: a differenza di quanto avvenuto fino ad oggi, questi elementi, metodi e modalità di misurazione costituiranno uno standard minimo obbligatorio e uguale per tutti i comuni.

Tra le altre disposizioni recenti di attuazione della riforma urbanistica rientrano la disciplina in materia di spazi di parcheggio, di fasce di rispetto cimiteriale, nonché i criteri e limiti delle variazioni di lieve entità apportate in corso d’opera ai progetti edilizi.

Per quanto riguarda le aree produttive del settore secondario, sono state definite specifiche disposizioni in materia di realizzazione di foresterie ed altri servizi strettamente connessi alla gestione aziendale, nonché indirizzi e condizioni per la realizzazione di unità residenziali in edifici in cui siano insediate più aziende produttive. Altre disposizioni attuative rilevanti riguardano infine le attrezzature di servizio e infrastrutture strettamente connesse allo svolgimento degli sport invernali e altre funzioni e infrastrutture ammissibili nelle aree sciabili.

L’ENTRATA IN VIGORE
Il regolamento di attuazione – dopo che sarà stato registrato dalla Corte dei conti – e le delibere n. 2019 e n. 2023 saranno prossimamente pubblicati nel BUR e quindi entreranno in vigore contestualmente in ottobre. Ciò assicurerà la piena applicazione del nuovo ordinamento urbanistico e, con essa, il definitivo abbandono della vecchia legge urbanistica del 1991, che in questi anni di transizione aveva continuato parzialmente a convivere con la nuova. 

Fonte: www.provincia.tn.it

 


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