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Piemonte: fondo di 50 milioni per gli enti locali
Un fondo speciale è stato messo a disposizione dalla Regione per sbloccare i pagamenti degli investimenti fermi a causa del patto di stabilità

Gli enti locali piemontesi potranno beneficiare di un fondo speciale messo a disposizione dalla Regione per sbloccare i pagamenti degli investimenti fermi a causa del patto di stabilità.

L’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia, annuncia un plafond di 50 milioni di euro al quale potranno accedere tutti gli enti locali in regola con il patto 2008 purché dispongano di una adeguata e pronta disponibilità di cassa.

Le richieste dovranno pervenire entro il 15 settembre, secondo le modalità illustrate su
www.regione.piemonte.it/programmazione/vetrina/patto-di-stabilit-interno-psi.html.

“E’ una soluzione – puntualizza Quaglia – già intrapresa lo scorso anno dalla Lombardia e che nasce dall’esigenza di attivare un meccanismo solidale nei confronti degli enti che in Piemonte non sono riusciti a rispettare i criteri previsti a livello nazionale.

Allo stato attuale, infatti, soltanto 13 Comuni e 2 Province, rispetto ai 142 soggetti al patto, potrebbero beneficiare del decreto legge n.5 del 10 febbraio 2009, che consente di escludere dal saldo utile alcune tipologie di pagamenti in conto capitale nei limiti degli importi autorizzati dalle Regioni”.

“Rispetto ad altre soluzioni – aggiunge l’assessore – questa si rivela più strategica in termini di gestione tecnica, e soprattutto può aprire a una platea di beneficiari ben più ampia: potrebbero infatti accedervi potenzialmente tutti gli enti locali piemontesi, tranne quelli che non hanno rispettato il patto nel 2008, ovvero soltanto cinque Comuni.

Si tratta di un provvedimento molto atteso sul territorio, che mi auguro possa servire per sbloccare i pagamenti di tante imprese che hanno già effettuato lavori ma non sono state saldate.

A settembre faremo il punto delle richieste pervenute per avviare la ripartizione dei fondi, ma sono certa che la misura sarà ben accolta dalle amministrazioni locali, molte delle quali in crisi di liquidità”.

Fonte: www.regione.piemonte.it

 


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