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Federalismo demaniale: primo elenco dei beni trasferibili
In vendita agli enti locali palazzi storici, montagne, spiagge, isole, ex caserme, rifugi, ma anche fari, acquedotti e ferrovie

Non colmerà esattamente i tagli della Finanziaria per i quali sono sul piede di guerra ma con il federalismo demaniale agli enti locali può arrivare di certo un bel tesoretto.

Dalle isole ai mercati, dalle montagne agli ex aeroporti, il valore di inventario di tutto il patrimonio che diventa disponibile per le autonomie che potranno ‘scegliere’ alcuni di questi beni con un progetto di valorizzazione, è di poco oltre i tre miliardi. Ma è chiaro che può diventare molto di più.

Anche perché a disposizione, a titolo gratuito, di Comuni, Province e Regioni c’é un patrimonio consistente di beni, messi nero su bianco dall’agenzia del demanio in un elenco al momento ancora provvisorio.

L’ente diretto da Maurizio Prato metterà infatti sul suo sito online a fine luglio l’elenco ufficiale e aggiornato dei beni. Intanto, mercoledì ci sarà la relazione del ministro del Tesoro sui numeri del federalismo fiscale in Consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda il federalismo demaniale si va, al momento, da Porta Portese all’intero Idroscalo a Roma, da San Pietro in Vincoli alla facoltà di Ingegneria della Sapienza, dalla montagne delle Dolomiti alla piazza d’Armi dell’Aquila, al faro di Mattinata sul Gargano fino all’ex forte Sant’Erasmo a Venezia.

Ecco, in pillole, una sintesi dei beni dello Stato che potrebbero andare in mano alle autonomie che, per legge devono prioritariamente valorizzarli ma eventualmente anche ‘alienarli’ a patto che gli introiti vadano a riduzione del debito.

Nell’elenco figurano palazzo storici, presenti in gran parte a Roma, ma anche fabbricati moderni, come il Nuovo cinema Sacher di Nanni Moretti, e l’Idroscalo di Ostia

Anche le montagne entrano a far parte dei beni trasferibili alle autonomie: si va dalle Tofane al monte Cristallo alla Croda Rossa el Sorapis, all’Alpe di Faloria, tutti nel bellunese, in zona Cortina.

Non manca neppure il campo sportivo, sull’isola di Albarella, di proprietà del gruppo della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è a disposizione il campo da Golf a 18 buche per un valore di 4 milioni 650mila euro.

Nell’elenco dei beni in prossima vendita ci sono anche fari, ferrovie, acquedotti, campi profughi, ex case del fascio, ex caserme sul confine, isole, spiagge, ex aeroporti, rifugi e basi missilistiche.

Fonte: Ansa


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