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Appalti, ok del CdM al Regolamento del Codice
Tra le novità lo stralcio dell'Allegato 1 sulle opere specialistiche e l'introduzione di una nuova validazione del progetto

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Lo ha comunicato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine della seduta di venerdì scorso.

“Abbiamo operato – aggiunge il Ministro – in modo da fornire alle stazioni appaltanti ed agli operatori economici del settore dei contratti pubblici un valido strumento di guida e di supporto completo ed organico, articolato secondo il susseguirsi delle diverse fasi dalla programmazione al collaudo.

E’ uno strumento –  osserva –  di agevole consultazione per tutti i soggetti interessati che auspico semplificherà i vari passaggi dal progetto all’opera finita”.

Tra gli elementi caratterizzanti del nuovo regolamento, che sarà pubblicato a breve, dopo il visto della Corte dei Conti:
l’introduzione dei contenuti dello studio di fattibilità,
– l’individuazione ad un alto livello di dettaglio dei contenuti degli elaborati progettuali,
– la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti, tutto ciò al fine di migliorare la qualità delle opere pubbliche e di favorire la riduzione delle varianti in corso d’opera e del contenzioso relativo alla fase di esecuzione dell’opera.

Nell’ambito del sistema di qualificazione SOA, sono previste disposizioni tese a perseguire una maggiore trasparenza e qualità nel mercato degli operatori economici esecutori di lavori pubblici, facendo ricorso a norme moralizzatrici e di un più rigoroso sistema di vigilanza da parte dell’Autorità dei lavori pubblici.

Sono previste due categorie intermedie al fine di incentivare le piccole e medie imprese in questo particolare periodo di crisi economica.

Attraverso la regolamentazione del sistema di garanzia globale di esecuzione, che riguarda le opere di maggior rilevanza, diviene operativo per la prima volta uno strumento a garanzia dell’effettiva realizzazione dell’opera pubblica secondo procedure assicurative già consolidate in altri Paesi europei.

Nel settore dei servizi è introdotta per la prima volta la disciplina della finanza di progetto, che si avvale di procedure semplificate rispetto a quelle previste per i lavori, che consentirà di attirare risorse private per la prestazione di servizi pubblici.

“Il regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici di lavori rappresenta un importante passo in avanti nel segno della semplificazione delle norme, della qualita` delle opere, della responsabilita` della pubblica amministrazione e delle imprese, principi sui quali l`Ance, l`Agi e tutta la Federcostruzioni di Confindustria insistono da tempo”, commenta a caldo il Presidente dell`Ance, Paolo Buzzetti. […]

Inoltre secondo Buzzetti, il varo del regolamento “puo` costituire un buon viatico per la riforma complessiva delle regole degli appalti alla quale l`Ance, sotto l`egida del Ministero, insieme a tutti i principali attori pubblici e privati del settore sta lavorando in questi mesi e che mi auguro possa venire alla luce al piu` presto”.

Dal testo approvato dal CdM è stato stralciato l’allegato A1 al regolamento. Tale documento disponeva che, per mantenere la qualificazione, alcune categorie specialistiche (OS3, OS4, OS5, OS8, OS11, OS12, OS13, OS18, OS20, OS21, OS25, OS27, OS28, OS29, OS30, OS34) dovevano dimostrare di possedere necessariamente una specifica attrezzatura per ogni singolo lavoro in misura fissa dal 2/% all’8% del fatturato.

L’Aniem, tramite il suo Presidente, ha espresso la propria contrarietà allo stralcio dell’allegato sostenendo che tali norme tendano a migliorare il sistema di qualificazione consentendo l’affidamento dell’esecuzione dei lavori ai soggetti che siano in grado di svolgerli effettivamente.

Obiettivo prioritario della nostra Associazione, sostiene Piacentini, è quello di mirare alla valorizzazione delle capacità tecniche delle imprese del settore al fine del conseguimento di una maggiore competitività sul mercato.

L’Associazione è favorevole ad una rivisitazione dei parametri ma non allo stralcio dell’intero allegato rappresentando le nuove disposizioni un’opportunità per l’ accrescimento delle imprese maggiormente qualificate.

Fonti: Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ance, Aniem

 


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