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Aniem: "necessaria una riforma strutturale del settore
Il presidente Piacentini chiede alle istituzioni di incentivare gli strumenti di aggregazione e la contrattualistica di rete e prevedere sistemi di aggiudicazione

“Dobbiamo prendere atto di un tendenza che sembra ormai consolidata: la contrazione degli investimenti pubblici nell’edilizia ha assunto una tendenza costante, le risorse a disposizione degli enti locali sono sempre più esigue, il mercato, conseguentemente, è chiamato a individuare e sviluppare soluzioni e strategie alternative al tradizionale appalto pubblico di lavori”.

Il Presidente dell’Aniem – l’Associazione delle pmi edili della Confapi – prende spunto dall’ultima manovra finanziaria del Governo per una valutazione sulla complessiva situazione del settore.

“Mi sembra ormai riduttivo e pleonastico riproporre continuamente l’istanza, peraltro legittima, di investimenti a sostegno di un settore al quale tutti riconoscono un ruolo anticongiunturale.

La nuova configurazione del mercato e lo scenario economico rendono necessaria ed urgente una riforma strutturale che consenta agli operatori di acquisire strumenti e potenzialità idonei per competere.

Le imprese dovranno essere sempre più qualificate – continua Piacentini – e dotarsi di personale , attrezzature specifiche, capacità finanziarie, requisiti adeguati a misurarsi su interventi complessi, capaci di proporre soluzioni economiche, progettuali, realizzative e gestionali.

In questa situazione, non più collocabile in una prospettiva futura, ma già costitutiva della realtà attuale, chiediamo alle Istituzioni di modificare alcuni elementi strutturali del nostro settore:

incentivare gli strumenti di aggregazione e la contrattualistica di rete per sostenere l’attività delle pmi (tipologia imprenditoriale nettamente prevalente nell’edilizia) ed offrire loro opportunità di crescita;

prevedere sistemi di aggiudicazione che valorizzino il “peso” dei requisiti reputazionali e qualitativi rispetto al prezzo;

alleggerire il costo del lavoro, che ha assunto in edilizia livelli insostenibili ed iniqui in rapporto agli altri settori industriali, ampliando la decontribuzione al fine di consentire un reale e significativo adeguamento dei livelli retributivi;

– introdurre elementi di controllo e di vigilanza sul sistema di qualificazione delle imprese fin dalla fase di accesso al settore.

L’Aniem – conclude Piacentini – è pronta a confrontarsi ed a proporre modifiche normative coerenti con l’obiettivo di modernizzare e rendere più competitivo il settore”. 

Fonte: Aniem
 


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