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Ambiente: Umbria al 2° posto per raccolta di rifiuti elettrici
Secondo il Rapporto Annuale su ritiro e trattamento RAEE la Regione si attesta sui 5,86 kg/ab pari al 94% in rapporto alla popolazione servita

Nel 2009 l’Umbria si è collocata al secondo posto tra le regioni italiane nella raccolta di rifiuti elettronici per numero di abitanti, dimostrando anche una ottima performance in rapporto alla popolazione servita (94,1%, contro una media per l’Italia centrale dell’84,7%).

I dati, contenuti nel Rapporto Annuale sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), evidenziano che la regione più virtuosa è il Trentino-Alto Adige (con 6,43 kg per abitante), seguita appunto dall’Umbria (5,86 kg/ab) e dalla Sardegna (5,40 kg/ab). 

“I risultati documentati dal Rapporto testimoniano di un’Umbria che è cresciuta per attenzione e sensibilità nella raccolta e trattamento dei rifiuti elettronici – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti.
Ciò  anche grazie a politiche regionali che hanno sollecitato e sostenuto comportamenti virtuosi da parte di tutti i soggetti presenti nel ciclo dei rifiuti e finalizzati a promuovere il reimpiego, il  riciclaggio ed il recupero dei materiali riducendone  la quantità da avviare a smaltimento.

L’obiettivo è di rafforzare ulteriormente la collaborazione tra amministrazioni pubbliche, operatori privati e cittadini per arrivare a superare in tempi brevi la quota di 4kg di RAEE in media per abitante fissata dall’Unione Europea.

Un traguardo ambizioso, se teniamo conto della crescita dei quantitativi di rifiuti derivanti dalla commercializzazione di prodotti high tech, ma  non impossibile. L’incremento della raccolta di rifiuti elettronici ed il loro riciclo – ha concluso Rometti – ha anche ripercussioni positive sull’ambiente, grazie al recupero di materie prime come il ferro, il rame, l’alluminio ed una  consistente abbattimento del quantitativo di anidride carbonica immessa in atmosfera”.

Nel primo anno di gestione esclusiva del sistema RAEE da parte dei produttori – si evidenzia nel Rapporto – la quantità di rifiuti raccolti in Italia è cresciuta del triplo rispetto al 2008: oltre 193 milioni di kg di rifiuti elettronici, per una media di 3,21 kg pro-capite ed una popolazione servita pari all’86 per cento.

I ritiri svolti dai sistemi collettivi nei centri di raccolta hanno superato 110 mila (erano 36.584 nel 2008), con una  crescita omogenea su tutto il territorio ed una media annuale di 440 “missioni” al giorno.

I centri di raccolta serviti sono passati dai 2 mila 785 di gennaio ai 3 mila 044 di dicembre 2009, con una aumento consistente nel nord (per un totale di 2 mila 171) che ha consentito al sistema di raggiungere mediamente oltre il 96 per cento della popolazione.

Particolarmente virtuose in quest’area del paese la Lombardia (99,7%), l’Emilia Romagna (98,1%) e il Veneto (96,3%). Nel Centro Italia, dove sono presenti 386 centri di raccolta,  Umbria (oltre il 94%)  e Marche (92,5%) sono le regioni che hanno ottenuto i risultati migliori sulla popolazione servita rispetto ad una media di circa l’85%.

Un indice che scende nel Sud al 73,4% nonostante un numero maggiore di strutture territoriali (487), ad eccezione della Puglia che raggiunge quasi il 99%. Ultimo classificato il Molise dove poco più del  46 per cento della popolazione usufruisce del servizio.

Fonte: www.regione.umbria.it

 


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