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Piano contro la mafia, controlli sull'attività edilizia
Istituita l'Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, al via i controlli sul lavoro irregolare nei cantieri

Il Governo lancia un Piano straordinario contro le mafie.

Il pacchetto di provvedimenti – approvati dal Consiglio dei ministri del 28 gennaio scorso – comprende un decreto legge e un disegno di legge, con due deleghe al Governo: predisposizione di un testo unico per il coordinamento, l’armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia ed elaborazione di regole più stringenti in materia di documentazione antimafia.

Nel decreto legge è prevista, in primo luogo, l’istituzione di un nuovo organismo, l’ “Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, con sede a Reggio Calabria, titolare del potere di gestione, amministrazione e destinazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

Il disegno di legge delega il Governo a predisporre un testo unico per il coordinamento, l’armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia, al fine di dotare il Paese di una stringente disciplina dei casi di revocazione della confisca, dei rapporti fra sequestro di prevenzione e sequestro penale, e infine dei rapporti fra procedure di prevenzione e procedure concorsuali. Una seconda delega al Governo rende più stringenti le regole in materia di documentazione antimafia.

Infine, il pacchetto di provvedimento varati prevede anche un Piano straordinario di vigilanza nei territori del Meridione più sensibili ai problemi del lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia.

Il Piano punta a rafforzare le azioni di controllo e di contrasto nelle quattro Regioni più sensibili alle problematiche del lavoro irregolare: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Saranno eseguiti controlli in 20 mila aziende, 10 mila agricole e 10 mila edili, e sarà impiegata una task force di 550 ispettori, 500 presso le Regioni interessate dal piano e 50 provenienti da altre Regioni.

Nell’ambito del piano straordinario un ruolo importante e prioritario è assegnato agli Enti bilaterali, che andranno irrobustiti e sostenuti da intese contrattuali di settore. Le risorse finanziarie messe a disposizione come fondo per le missioni e le spese di viaggio generali degli ispettori per circa 200 giornate ammontano a 1,9 milioni di euro.

Dossier Piano straordinario contro le mafie

Fonte: www.governo.it

 


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