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Fondi Fas e opere medio-piccole, a breve i fondi
Scajola accelera lo sblocco di 14,5 miliardi del Fas per 6 Regioni del Sud e 2 del Centro-Nord. Al via anche 776 milioni per le piccole opere

E` il primo atto concreto del ministro dello Sviluppo economico da quando dieci giorni fa, e` stato indicato dal presidente Berlusconi come coordinatore del piano per il Sud.

Il ministro ha annunciato la volonta` di portare alla prossima riunione del Cipe i piani di Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise, Sardegna, Lazio e Veneto, bloccati da mesi. Scajola ha parlato di fondi per 17 miliardi, ma anche una verifica con gli uffici conferma che i fondi Fas a disposizione di queste otto Regioni ammontano in realta` a 14.454 milioni.

Nel giro di pochi giorni tutti i piani dovrebbero completare l`istruttoria ministeriale ed essere iscritti all`ordine del giorno del prossimo comitato interministeriale, che sara` con tutta probabilita` il 6 novembre.

Resta qualche incertezza per Campania e Sardegna, per le quali le istruttorie si stanno ancora completando.  Al traguardo arrivera` sicuramente l`altro megapiano, quello della Puglia, che vale 3.271 milioni e ha gia` avuto la ripetizione dell`istruttoria per rispondere ai requisiti richiesti dal Governo.

Il programma della Calabria vale 1.868 milioni, quello della Basilicata 900 milioni, quello del Molise 476. Cifre piu` contenute per le due regioni del centro-nord, visto che l`85% del Fas deve andare al sud: 944 milioni al Lazio, 609 al Veneto.

Come già accaduto per il piano della Sicilia  sarà data prevalenza a: infrastrutture prioritarie e strategiche, agli impianti energetici, gestione e manutenzione del territorio, ambiente, trasporti e logistica, incentivi alle imprese.

Le istruttorie del Governo hanno avuto per obiettivo proprio quello di ridurre la polverizzazione dei piani proposti originariamente delle Regioni, convogliando le risorse sulla spesa in conto capitale e concentrandola su un numero ristretto di priorita`. Tutti questi programmi attivano fondi di competenza.

La cassa sara` erogata dalla Ragioneria via via che saranno presentati i progetti contenuti nei programmi e comunque compatibilmente con le disponibilita` del bilancio statale. Anche la regola dell`anticipazione di cassa dell`8% al momento dell`approvazione in Cipe e` stata superata dagli accordi fra Governo e conferenza delle Regioni.

Nella riunione del 6 novembre dovrebbe essere approvato anche il «piano delle piccole opere», fortemente voluto dall`Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e messo a punto dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli.

Si tratta di un programma da 776 milioni che nasce dalla raccolta di opere fatta dai Provveditorati alle opere pubbliche sul territorio, presso gli enti locali. Ne e` venuto fuori un piano di lavori immediatamente cantierabili che comprende per un terzo edifici istituzionali, per un terzo edifici destinati alle forze dell`ordine e per un terzo opere locali per la rete fognaria e viaria.

Matteoli conta di ricevere anche fondi di cassa per realizzare queste opere rapidamente e utilizzarle in funzione anticongiunturale rispetto al settore delle costruzioni che comincia a sentire notevoli problemi di occupazione.

Fonti: Ance e Il Sole 24 Ore


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