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Lavori pubblici e viabilità in Friuli
1,5 milioni per le opere di difesa dalle frane. Inaugurato il maxi svincolo sulla "Tresemane"

1,5 milioni per le opere di difesa dalle frane

Una somma di oltre 1,5 milioni di euro è stata ripartita oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Elio De Anna, per realizzare opere di difesa da frane in vari comuni del Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di risolvere situazioni localizzate di dissesto idrogeologico.

Si tratta di lavori considerati prioritari di fronte al livello di pericolosità di edifici, infrastrutture e opere viarie esistenti.

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Inaugurato il maxi svincolo sulla “Tresemane”

E’ stato inaugurato il maxi-svincolo su via Nazionale tra Udine e Tavagnacco, opera che si inserisce nel Piano di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile (Prusst) siglato tra l’Amministrazione provinciale e i Comuni di Udine, Tavagnacco, Reana del Rojale e Tricesimo, rispettivamente rappresentati al taglio del nastro dal presidente Pietro Fontanini e dal vicepresidente Fabio Marchetti, dai sindaci Furio Honsell, Mario Pezzetta, Edi Colaoni e Andrea Mansutti.

La sua realizzazione, che consiste in due nuovi cavalcavia, un sottopasso, una rotatoria, oltre ad interventi migliorativi su infrastrutture preesistenti, ha comportato meno di 2 anni di lavori, progettati dalla Provincia di Udine e finanziati dalla Regione e dallo Stato, per un intervento complessivo di circa 7 milioni di euro.

Lo svincolo, come è stato evidenziato nei diversi interventi, alla presenza di numerose autorità civili, religiose e militari, era particolarmente atteso per alleggerire il traffico nell’area, sempre molto sostenuto, ed accrescere le condizioni di sicurezza di chi vi transita. Ora infatti per chi arriva da Udine o dall’autostrada si accrescono le possibilità. Si può infatti proseguire sulla Pontebbana verso la zona commerciale e poi in direzione Reana e Tricescimo; oppure svoltare per Povoletto, con immissione nella Tangenziale Est, oppure ancora verso Reana e Tricesimo su viabilità alternativa.

Sull’impegno per ammodernare la viabilità provinciale ed accrescerne la sicurezza a vantaggio dei cittadini e delle imprese hanno insistito sia il presidente Fontanini che il vice Marchetti, mentre i sindaci, parlando di opera strategica e nevralgica, hanno evidenziato la positiva collaborazione fra le Amministrazioni coinvolte.

Richiamandosi alle tante opere inaugurate solo nelle ultime settimane (come il Casello di Ronchis o la bretella tra l’aeroporto e Grado), e a quelle che stanno per essere avviate o progettate (Villesse-Gorizia o terza corsia della A4, l’assessore regionale Riccardo Riccardi ha definito quella in corso “la legislatura delle infrastrutture”, precisando comunque che “viene fatto un lavoro che prosegue lungo il percorso tracciato dalle Amministrazioni precedenti, e sicuramente quelle che verranno dovranno fare tesoro di quello che noi stiamo facendo”, in quanto “i grandi investimenti non sono di destra o di sinistra ma sono delle persone intelligenti e di buon senso”.

E se, anche per Riccardi, quello inaugurato oggi è “un nodo importante, che risolve uno dei punti delicati dell’accesso all’area metropolitana di Udine”, ora vanno affrontate e risolte altre criticità, frenate dalla burocrazia. Il riferimento è al by-pass con sottopasso a Basaldella, per il cui impegno l’assessore regionale ha ringraziato la Provincia, e la Tangenziale Sud, per la quale il problema principale è costituito da “un vincolo rilevante nel procedimento che dobbiamo cercare di rimuovere, con il contributo di tutti”.

Nel suo intervento Riccardi non ha mancato di fare un riferimento al rinvio da parte del Governo alla Corte costituzionale, “assolutamente non per ragioni politiche ma più per la resistenza della burocrazia abituata a guardare al cavillo”, del provvedimento regionale anti-crisi.”Uno dei temi che ci viene contestato – ha spiegato l’assessore – è il fatto di aver voluto superare l’obbligo del massimo ribasso nell’affidamento delle opere, un obbligo ormai superato dalla storia, che spesso comporta difficoltà nell’avanzamento dei lavori e in genere comporta anche, alla fine, dei costi diversi e superiori da quello stabilito”.”Noi su questo alzeremo le bandiere della nostra competenza primaria – ha promesso Riccardi – senza voler essere contro qualcuno ma spiegando a questa burocrazia che la Regione ha una sua autonomia e cercando di far capire quali sono le ragioni del buon senso”.

“L’obiettivo di realizzare leggi migliori, che cozza con la resistenza burocratica che troppo spesso allunga i tempi di realizzazione di un’opera – ha concluso l’assessore – probabilmente ci porta a dire che questo Paese vive un’emergenza continua: questo è uno degli impegni che dal punto di vista politico Renzo Tondo si è caricate sulle proprie spalle e conoscendo la sua determinazione sono certo che riuscirà a onorarlo”.

Fonte: www.regione.fvg.it


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