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Lazio, sicurezza scolastica e sul lavoro
Investimenti per la messa in sicurezza delle scuole, istituito il coordinamento della prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro

Sicurezza scolastica, investimenti regionali da 90 milioni di euro
Per rendere più sicure le scuole del Lazio la Regione mette a disposizione dei Comuni oltre 90 milioni in tre anni per realizzare interventi di edilizia scolastica e messa in sicurezza in 152 scuole dei comuni del Lazio. 

I 90 milioni sommati al fondo triennale di 45 milioni elargiti un mese fa alle province per lo stesso fine, portano a quota 135 milioni l’investimento triennale regionale per gli edifici scolastici del Lazio.

“Il governo ha scelto di tagliare, noi invece continueremo a investire sulla scuola – ha detto il presidente Piero Marrazzo – l’abbiamo fatto in precedenza con 40 milioni di euro e lo continuiamo a fare oggi con 90 milioni per l’edilizia scolastica. L’economia si mette in moto anche con i lavori pubblici sulla scuola”.

La Regione, ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Astorre, "interviene con una manovra anticiclica che rilancia l’economia e produce posti di lavoro. La situazione delle strutture del Lazio è critica, ma la stiamo affrontando con investimenti massicci. Entro la fine della legislatura contiamo di aver messo in sicurezza centinaia di scuole”. La delibera prevede anche il via libera ad un finanziamento straordinario di 4 milioni di euro per interventi urgenti.
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Istituito il coordinamento regionale delle attività di prevenzione e vigilanza salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Su proposta del vicepresidente Esterino Montino, la Giunta della Regione Lazio ha istituito  il Comitato di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro sull’intero territorio del Lazio.

Il provvedimento è in attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo 81/2008 e dal decreto del presidente del consiglio dei ministri  del 21 dicembre 2007. Al Comitato di coordinamento partecipano tutti.

Al Coordinamento partecipano i rappresentanti di tutti i soggetti istituzionali e non che, con le diverse competenze, hanno un ruolo in tema di salute e sicurezza dei lavoratori. (La Regione Lazio, le DRL, gli SPreSAL, ARPA, ISPESL, INAIL, IPSEMA, INPS, ANCI, UPI, Uffici sanità aerea e marittima del Ministero della Salute, Autorità marittime portuali ed aeroportuali. Inoltre, al coordinamento prendono parte 4 rappresentanti dei lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali e 4 delle organizzazioni dei datori di lavoro).

“Obiettivi principali del Comitato di coordinamento sono la programmazione, l’indirizzo e la valutazione delle attività in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’intero territorio regionale – spiega Esterino Montino, vicepresidente della Giunta della Regione Lazio – L’ufficio operativo del coordinamento avrà il compito di definire le modalità concrete di attuazione dei piani operativi nei singoli territori.

Attraverso l’individuazione delle aree e dei comparti produttivi più a rischio, saranno definite le priorità d’intervento. La collaborazione interistituzionale, con i sindacati e le aziende, faciliterà la buona integrazione di tutte le attività in tema di salute e sicurezza dei lavoratori, evitando inutili sprechi di risorse e sovrapposizioni di competenze.

Lo scopo è di arrivare ad un’omogeneità dei criteri d’intervento e, attraverso azioni mirate alle specifiche situazioni di rischio, di garantire una maggiore efficacia dei risultati” In tema di salute e sicurezza sul lavoro, il Comitato di coordinamento promuove anche le attività di comunicazione, di informazione, e assistenza alle imprese ed ai lavoratori.

Fonte: www.regione.lazio.it

 


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