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Edilizia scolastica e ambiente in Emilia Romagna
Quasi 3 milioni di euro per la sicurezza delle scuole, tre milioni di investimenti per il progetto "Rimini Città Solare"

Quasi tre milioni per la sicurezza delle scuole dell’Appennino bolognese
2 milioni e 860 mila euro stanziati dal Governo – che ha accolto la richiesta avanzata dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e dalla presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti – per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici maggiormente esposti al rischio sismico sull’Appennino bolognese.

Il provvedimento è contenuto nell’Ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri del 5 febbraio n. 3738 “Disposizioni urgenti di Protezione Civile”, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

In base a quanto disposto dall’Ordinanza, la presidente Draghetti, in qualità di Commissario delegato per gli eventi sismici del 2003, provvederà alla definizione del piano degli interventi di Protezione civile, in raccordo con la Regione, assicurando il monitoraggio della spesa e riferendone al Dipartimento nazionale della Protezione civile con cadenza trimestrale.
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Tre milioni di euro di investimenti, 40 impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici
“Rimini Città Solare” è il progetto con il quale il Comune di Rimini aderisce alla campagna europea per l’energia sostenibile.
Presentato nei giorni scorsi il progetto “Rimini Città Solare”, un piano di interventi per l’ambiente attraverso il quale il Comune di Rimini aderisce alla campagna europea per l’energia sostenibile, che mira alla riduzione del 20% delle emissioni e all’aumento del 20% dell’energia da fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica entro il 2020.

E’ stato dato mandato al primo cittadino per sottoscrivere il Patto dei Sindaci delle città europee, proprio allo scopo di perseguire il raggiungimento degli obiettivi fissati in sede europea.

Nella prima fase del progetto, obiettivo puntato sull’installazione di dispositivi per l’energia alternativa, con investimenti per 3 milioni di euro destinati a dotare gli edifici pubblici del Comune di Rimini di 40 impianti fotovoltaici. Una rivoluzione verde che taglia i costi e risparmia all’ambiente più di 650 tonnellate di CO2.

Inizialmente, 32 impianti fotovoltaici verranno installati sugli edifici delle scuole primarie (500 kWp, entro quest’anno), mentre successivamente si procederà al completamento su altri edifici pubblici per ulteriori 400 kWp (entro il 2010).

Questo significa, nelle previsioni del Comune, un abbattimento del 15-20% dei consumi elettrici ed un risparmio economico stimabile intorno ai 100mila euro all’anno.
Con un enorme beneficio per l’ambiente: 650 tonnellate di CO2 in meno ogni anno. In un secondo momento, “Rimini Città Solare” diventerà familiare anche a tutti i riminesi, attraverso l’estensione del progetto alle strutture private.

"Questo progetto è il risultato di un lavoro di due anni durante i quali abbiamo sviluppato una serie di progetti come la sostituzione dei generatori a gasolio, la riduzione dei consumi idrici e la fornitura di energia elettrica rinnovabile per l’illuminazione pubblica, la promozione del solare termico e degli impianti geotermici; – ha spiegato durante la presentazione l’assessore alle Politiche ambientali ed energetiche del Comune di Rimini Andrea Zanzini – in questi ultimi anni, inoltre, l’Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche ha costituito lo Sportello Generale per l’Energia, portando al suo interno tutte le competenze dell’amministrazione riguardo i consumi energetici ed idrici fin lì suddivise in uffici e settori diversi.

Questo complesso lavoro di riorganizzazione e razionalizzazione delle competenze interne all’amministrazione pubblica ci consente di avere un avere un quadro puntuale ed aggiornato dei consumi e degli impianti dell’ amministrazione Comunale e quindi dar avvio al progetto "Rimini Città Solare", un progetto per la "solarizzazione" degli edifici della nostra città su larga scala, a cominciare dagli edifici pubblici per passare poi a quelli privati”.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

 


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