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Calabria: ambiente e energia
Presentati il quadro territoriale regionale paesaggistico e lo “stato dell’arte” sul rigassificatore di Gioia Tauro

Ambiente
L’assessore Michelangelo Tripodi ha presieduto a Bagnara Calabra, il Forum regionale per la costruzione del “Quadro territoriale regionale paesaggistico”. L’assessore Tripodi ha illustrato la bozza relativa al primo schema di assesto del territorio che costituirà la base per la definizione del Quadro.

“Oggi – ha detto Tripodi – è una giornata particolarmente importante. Anzi, possiamo dire cruciale nel complesso lavoro che si sta portando avanti diretto all’attuazione della legge Urbanistica regionale, attraverso un processo di partecipazione allargata a Comuni, Regione e rappresentanti degli ordini professionali, avviata con la sottoscrizione nel 2005 del ‘Patto per il Governo del territorio” che ha consentito alla Regione di promuovere una fortissima innovazione in Calabria in materia Urbanistica. Adesso – ha proseguito Tripodi – in questa nuova fase, contrassegnata dalla redazione del Qtr, dei Piani territoriali di coordinamento provinciale e, soprattutto, dei Piani strutturali comunali e di quelli in forma associata, la legge entra in una dimensione di sperimentazione e rodaggio che coinvolge tutti i livelli territoriali e amministrativi, rispetto alla quale è necessario costruire un metodo di lavoro basato sul continuo confronto, dialogo e scambio di esperienze”.

Secondo l’assessore Tripodi “Il Qtr è uno strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio con cui la Regione stabilisce gli obiettivi generali della propria politica territoriale e indirizza la programmazione e la pianificazione degli enti locali. Il Qtr è caratterizzato da alcune cifre che marcano la riqualificazione e lo sviluppo del territorio e del paesaggio regionale, consolidando, in maniera intelligente, le relazioni strategiche della Regione con altre parti dinamiche delle regioni meridionali e del Mediterraneo. Inoltre, il Quadro territoriale contribuisce al miglioramento della competitività del sistema produttivo calabrese, in particolare, al rafforzamento del ruolo strategico di alcune aree, come il porto di Gioia Tauro, anche attraverso la riqualificazione e ridefinizione dei luoghi della produzione, nonché il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi”.

Per Tripodi è inoltre “fondamentale avere consapevolezza di come le politiche nazionali e regionali, siano fortemente influenzate da due grandi fattori. Il primo è la territorializzazione. Non si possono avanzare opzioni di sviluppo per i contesti calabresi senza mirare alle eventuali risorse esterne sulla valorizzazione delle strutture presenti come già prevede di fare il Por 2007-2013 a cui il Qtr guarda come elemento di integrazione e di concerto. L’altra idea è la percezione della Calabria come grande Regione-Parco proiettata verso il centro del Mediterraneo. Emerge in questo quadro il ruolo centrale del Paesaggio, la cui dotazione va allora tutelata, applicando, finalmente, le norme previste dagli appositi codici nazionali. Ma, soprattutto, va compreso che esso può giocare un ruolo nuovo e fondamentale in termini di progetti di valorizzazione ecologica ed economica e, in tal senso, il Qtr prevede per il patrimonio culturale ed ambientale non solo tutele ma soprattutto strategie di sviluppo sostenibile”.

“Il nostro obiettivo – ha detto ancora l’assessore Tripodi – è di poter presentare a novembre il documento preliminare del Qtr al Consiglio regionale, a conclusione di un processo di ampia consultazione democratica di tutte le espressioni istituzionali, economiche, sociali,culturali, scientifiche, professionali e tecniche della regione che, nei mesi di settembre e ottobre, abbiamo intenzione di chiamare ad un grande confronto e ad una vasta partecipazione, come abbiamo fatto, in passato, per l’approvazione delle Linee guida della Pianificazione Regionale. Lavoriamo – ha concluso Tripodi – per raggiungere un grande e storico obiettivo: dare finalmente alla Calabria il primo piano organico di governo del suo territorio”.
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Energia
Il presidente della Regione Agazio Loiero ha illustrato, alla VI Commissione del Consiglio Regionale, lo “stato dell’arte” sul rigassificatore che la società NLG MED GAS Terminal Spa è pronta a realizzare al Porto di Gioia Tauro, dove è prevista la costruzione di un pontile esterno per l’approdo delle navi gasiere, dopo avere ricostruito tutti i passaggi autorizzativi (tra cui la positiva valutazione di impatto ambientale).

Un investimento tutto privato di 900 milioni di euro, 12 miliardi di metri cubi di gas all’anno immessi in rete che rappresentano il 15 per cento del consumi nazionale previsto. Si sofferma su queste cifre “forti” il presidente Loiero per dare la dimensione di che cosa significhi la realizzazione del rigassificatore a Gioia Tauro che, a sua volta, darà impulso alla piastra del freddo e permetterà alla Calabria di avvantaggiarsi di energia a costi vantaggiosi.

Il presidente Loiero ha spiegato anche i termini di un protocollo d’intesa con la società LNG che prevede compensazioni e ricadute economiche interessanti per i comuni interessati e per l’intera Calabria. “Abbiamo condotto una trattativa lunga e intensa – ha spiegato Loiero – e abbiamo ottenuto un pacchetto integrato di misure orientato nel senso del maggior possibile sviluppo del territorio interessato e delle più ampie ricadute economico, sociali e ambientali, il tutto con impegni della società proponente che non sembrano trovare raffronto, per importanza, varietà e benefici, in altri interventi industriali in precedenza realizzati, non solo in Calabria ma anche nell’intero territorio nazionale”.

“Tali impegni si articolano in sei punti e di per sé costituiscono un risultato eccezionale, considerato oltretutto che il nuovo insediamento industriale è integralmente finanziato da privati, senza alcun contributo regionale (la LNG avrà un contributo simbolico di un milione e mezzo di euro dall’Europa e niente più)”.
Secondo Loiero “Il nuovo impianto di rigassificazione a Gioia Tauro avrà ricadute importanti anche in termini occupazionali. E’ previsto l’impiego di oltre 600 unità lavorative nella fase di realizzazione e di circa 200 a regime per il solo impianto e quindi senza tenere conto dell’indotto relativo alla piattaforma del freddo, alla logistica e alle altre attività connesse o collegatre”.

Il presidente ha poi ha spiegato i termini dell’intesa con la LNG. In primo luogo, secondo quanto Loiero ha detto, la LNG si è impegnata a stabilire la propria sede legale in Calabria. “Non è un fatto di secondaria importanza – ha aggiunto  – in quanto ciò garantirà le ricadute fiscali di competenza e sappiamo cosa questo significhi andando verso il federalismo fiscale”. In passato, ha ricordato lo stesso Loiero, gli interventi industriali anche nel settore energetico sono stati effettuati da società che mantenendo la sede altrove, per lo più al Nord, hanno privato la Calabria delle giuste ricadute.

La LNG, come secondo impegno, erogherà un importo di 10 milioni di euro netti destinati a interventi socio-economico-ambientali agli enti territorialmente interessati. Il terzo punto del protocollo prevede che la regione Calabria potrà assumere una partecipazione azionaria del 5 per cento del capitale sociale al valore nominale delle azioni; la LNG inoltre si è impegnata ad assegnare alla Regione un contributo, in caso di aumenti di capitale, sino a 5 milioni di euro o a garantire royalties dello stesso importo.

La regione, poi, potrà acquistare, pagandole al valore nominale, fino al 30 per cento delle quote della Merdiana Gas, la società regionale che verrà costituita per commercializzare e distribuire il gas proveniente dal terminale, società partecipata da banche e operatori specializzati alla quale sarà ceduta una quantità di gas pari a 300 milioni di metri cubi all’anno alle migliori condizioni. Qualora la regione non intendesse partecipare alla società avrà diritto a una quantità di gas corrispondente alla quota non rilevata.
La LNG, secondo quanto Loiero ha spiegato ai consiglieri regionali e al presidente del Consiglio Giuseppe Bova che ha preso parte alla riunione della VI Commissione, si è impegnata a progettare e realizzare il terminale rigassificatore in modo tale da consentire il ritiro delle frigorie per la piattaforma del freddo finanziata con delibere Cipe 89 del 2003, senza corrispettivo e senza nulla pretendere per il costo dei maggiori investimenti previsti in circa 10 milioni di euro occorrenti per la realizzazione di necessari e specifici impianti.
Infine, sesto punto del protocollo illustrato da Loiero, la LNG si è impegnata a rispettare tutte le normative per la sicurezza ambientale e a favorire la formazione e l’impiego di manodopera e personale tecnico locale da utilizzare sia nella fase realizzazione di opere, sia da inserire nelle attività produttive a regime.

Fonte: www.regione.calabria.it


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