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Gare di progettazione in aumento ad aprile
Bandi in rialzo con valore in aumento del 122% nell'anno ma sul 2007 è ancora in rosso per l'Oice

Autore: Marco Solaia
Fonte: www.italiaoggi.it

Gare di progettazione in aumento ad aprile, ma nei primi quattro mesi del 2008 preoccupa il calo del numero delle gare, diminuite del 22%, e il continuo aumento dei ribassi formulati in gara che ormai si colloca sul livello medio del 30%, con punte anche del doppio. Il raffronto con aprile 2007 evidenzia l’aumento del 7,6% nel numero di bandi e l’incremento del 122,0% del valore dei bandi pubblicati (il valore medio a bando è cresciuto del 106,3%). Il numero dei bandi soprasoglia è cresciuto del 158,8% e il valore del 304,4%. È questo il quadro che emerge dalla lettura dei dati dell’Osservatorio Oice-Informatel che ad aprile ha registrato 438 gare d’appalto (di cui 44 sopra soglia) per un importo complessivo di 60,9 milioni di euro (di cui 44,0 sopra soglia). Il confronto tra i primi quattro mesi del 2008 e del 2007 mostra un incremento del 47,8% in valore (+102,7% sopra soglia e -19,8% sotto soglia) e una flessione del 22,1% in numero.

Il dato numerico appare di un certo rilievo in quanto i primi quattro mesi del 2007 erano stati comunque i peggiori dal 2000 in poi; se quindi i primi quattro mesi del 2008 vedono una riduzione del numero dei bandi ciò è segno di una flessione molto più rilevante. Inoltre, se si confronta l’importo delle gare indette in questo primo quadrimestre, pari a 265,7 milioni di euro, con il valore medio, espresso a prezzi 2008, rilevato nel primo quadrimestre dei sette anni precedenti, risulta ancora una flessione dell’11,7%. A ciò deve aggiungersi la situazione di difficoltà in cui versano ormai da tempo le società di ingegneria specializzate negli appalti pubblici, affermano all’Oice, che si è tradotta in un crollo dei prezzi delle prestazioni e in bilanci molto più magri. Il divario esistente fra i volumi espressi dalla domanda e la capacità produttiva dell’offerta ha inasprito la concorrenza fra gli operatori, che hanno ridotto oltre misura i loro margini operativi pur di presidiare il mercato: l’ultimo dato disponibile sui ribassi con cui vengono aggiudicati gli incarichi, pari al 29,0% (gare indette nel 2007 e aggiudicate successivamente), è un dato statistico medio che nasconde una realtà con punte anche superiori al 60%.

«A fronte della situazione del mercato pubblico», ha dichiarato il presidente dell’Oice, Nicola Greco, «appare urgente che il nuovo governo dia un segnale chiaro per migliorare l’assetto normativo, ancora non definito, secondo logiche di certezza del diritto e di semplificazione che rassicurino la committenza e l’offerta. Si dovrebbero poi assegnare», ha continuato Greco, «le risorse per la prosecuzione degli interventi in corso e per le nuove opere. In particolare, occorre sciogliere al più presto il nodo della disciplina della finanza di progetto per fare sì che l’esigenza di infrastrutturazione del paese possa contare sull’apporto di risorse private: lo schema di terzo decreto correttivo del Codice correttamente delinea una gara unica in luogo delle complesse e farraginose tre fasi attualmente previste e ci si augura», ha concluso Greco, «che con questo provvedimento (o con un altro) il governo possa cogliere l’occasione per risolvere, oltre al problema della finanza di progetto, anche quello della procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea sul Codice degli appalti».

La crisi inizia ad avvertirsi anche nel settore degli interventi in finanza di progetto dove gli avvisi per sollecitare proposte da promotori emessi da stazioni appaltanti pubbliche rilevati nel primo quadrimestre del 2008 sono stati 94, quando nel 2007 erano stati 159. Le gare su proposta del promotore sono state invece 56 (46 nel 2007) e le aggiudicazioni 35 (57 nel 2007). Il dato fa chiaramente vedere come si avverta l’impatto della soppressione del diritto di prelazione a favore del promotore, con uno spostamento delle iniziative nel settore pubblico. Vengono oggi effettuate più gare sulle proposte del promotore perché si tratta di iniziative partite più di un anno fa; c’è da attendersi una riduzione a breve anche di questo dato.

Calo anche per gli appalti integrati: nel primo quadrimestre del 2008 i bandi rilevati sono stati 179, di cui 178 con valore noto per 681.032.696 euro (nei primi quattro mesi del 2007 244 gare, di cui 241 con valore noto per 736.095.509 euro). Discorso analogo per gli appalti concorso: 23, tutti con valore noto per 91.442.725 euro (nei primi quattro mesi del 2007 33 bandi, di cui 32 con valore noto per 391.375.810 euro), con un vero e proprio crollo ad aprile, tre contro i dieci di marzo. Del tutto fermo il mercato degli affidamenti a contraente generale, visto che nel primo quadrimestre del 2008 non è stato pubblicato nessun bando; complessivamente in tutto il 2007 erano stati pubblicati quattro bandi per un valore complessivo di 1.678.644.320 euro (nei 12 mesi del 2006 quattro bandi per 1.615.153.905 euro). Venendo invece al numero dei bandi e alle loro classi di importo, il confronto dei dati rilevati nel primo quadrimestre del 2008 e del 2007 mostra il calo del numero dei bandi di piccolo importo riuniti nella classe «sotto i 100 mila euro», -26,9%; nel primo quadrimestre del 2007 in questa classe era raccolto l’84,5% dei bandi pubblicati, nel 2008 la percentuale è scesa al 79,3%, a favore quindi dei bandi di importo maggiore, segno di una tendenza all’accorpamento degli affidamenti.

 


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