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Umbria: riqualificazione urbana e danni da fauna selvatica
Risorse per realizzare i programmi integrati di sviluppo; fondi per risarcire gli agricoltori dei danni subiti nel 2006/2007

PROGRAMMI URBANI COMPLESSI PER LA RIQUALIFICAZIONE
Ammontano a circa 60 milioni di euro le risorse, comunitarie e regionali, che la Regione Umbria mette a disposizione con il bando per la realizzazione dei programmi integrati di sviluppo, i “Programmi urbani complessi” di seconda generazione (in sigla “Puc2”), nei Comuni con più di 10mila abitanti. Lo ha sottolineato l’assessore regionale ai Centri storici e riqualificazione urbana Silvano Rometti, illustrando stamani, insieme al direttore  della Direzione Politiche territoriali della Regione Luciano Tortoioli, gli obiettivi e i contenuti del bando approvato dalla Giunta regionale al termine di un lungo percorso partecipativo. “La riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici e lo sviluppo delle attività economiche, culturali e di servizio – ha detto  l’assessore – sono gli elementi fondamentali di uno dei ‘progetti caratterizzanti’, ‘Politiche per la rivitalizzazione e la rifunzionalizzazione dei centri storici’, attraverso i quali la Regione Umbria si propone di accrescere la competitività del sistema regionale. Gli stessi obiettivi che persegue il disegno di legge regionale sui centri storici, all’esame del Consiglio regionale, il primo in Italia che affronta in modo integrato aspetti urbanistici, edilizi e di mobilità con quelli di valorizzazione delle attività economiche e di promozione dei beni e delle attività culturali”. 

I “Puc2” sono finalizzati a promuovere il potenziamento delle attività economiche e dei servizi e il reinsediamento dei residenti, a migliorare la fruibilità degli spazi disponibili e l’accessibilità, e a garantire la sostenibilità ambientale delle opere.
“Dopo una prima fase – ha rilevato l’assessore Rometti – in cui sono stati finanziati gli interventi di riqualificazione edilizia e abitativa, con questo bando per la prima volta vengono finanziati sia interventi di edilizia residenziale, opere infrastrutturali pubbliche, ma anche l’avvio e il rilancio delle attività commerciali e artigianali, le attività turistico–ricettive, le infrastrutture per attività culturali e di servizio ai cittadini e alle imprese. Una novità è rappresentata anche dal finanziamento delle attività di ‘marketing urbano’, per la promozione e valorizzazione di aree urbane e centri storici attraverso eventi, servizi informativi, accesso alle reti turistico-ricettive e culturali-ricreative basato sull’uso delle nuove tecnologie. E saranno finanziati gli interventi volti ad accrescere la sicurezza delle città e dei centri storici, una delle questioni fondamentali per la vivibilità urbana”. 

Per il finanziamento di ciascun “Programma Urbano Complesso”, verranno messe a disposizione risorse economiche per un ammontare complessivo compreso tra i 3 e gli 8 milioni di euro. “La Regione Umbria – ha detto l’assessore Rometti – farà la sua parte attingendo a diversi canali, tra cui i finanziamenti del ‘Programma Operativo Regionale FESR (Fondo europeo di Sviluppo regionale’ 2007/2013, quelli derivanti dal ‘FAS’ (Fondo aree sottoutilizzate) 2007/2013, dal Piano triennale di edilizia residenziale 2008/2010 e da altri strumenti finanziari derivanti dalle norme regionali del settore. Alle risorse consistenti, per un ammontare di circa 60 milioni di euro, che destina la Regione per i programmi integrati di sviluppo urbano – ha aggiunto Rometti – dovranno aggiungersi i cofinanziamenti dei Comuni, chiamati a concorrere in misura non inferiore al 15 per cento del costo totale del programma e, in misura almeno del 30 per cento, i privati coinvolti nel progetto”.

Almeno un terzo dei finanziamenti complessivi, ha sottolineato Rometti, deve riguardare i centri storici. “Questo bando – ha precisato – riguarda intanto i Comuni al di sopra dei 10mila abitanti, come impone il vincolo per l’assegnazione delle risorse comunitarie, ma nei prossimi mesi la Regione predisporrà un analogo bando per i Comuni la cui popolazione è inferiore a 10mila abitanti”.

Per la presentazione delle domande, i Comuni interessati avranno tempo fino al 30 settembre 2008. “Cinque mesi a disposizione per la costruzione del progetto – ha rilevato Rometti – in considerazione della sua complessità. Serve un forte protagonismo da parte dei Comuni, che dovranno istituire un tavolo di confronto che porti a una progettazione concordata tra tutti i soggetti, associazioni, residenti, singoli operatori, che vogliano contribuire alla riqualificazione della loro città e del centro storico”.
La localizzazione dei “Puc2” è prevista nei centri storici caratterizzati da fenomeni di spopolamento, degrado fisico, economico e sociale, in aree urbane carenti di infrastrutture e servizi con all’interno spazi inedificati o degradati, insediamenti senza una specifica identità urbana, in aree con destinazione produttiva e terziaria dismesse, parzialmente utilizzate o degradate.

Il bando, pubblicato sul Bollettino della Regione Umbria del 30 aprile, è disponibile anche “on line” sul portale della Regione (www.regione.umbria.it), alla voce “Bandi”.

DANNI DA FAUNA SELVATICA
Sono in arrivo i fondi per risarcire agli agricoltori umbri i danni provocati dalla fauna selvatica nel 2006 e 2007. Lo prevede un atto approvato dalla Giunta regionale, per una spesa di 772mila 340 euro e per un importo di quasi 511mila euro alla provincia di Perugia e oltre 261mila euro alla provincia di Terni.
In particolare – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini, che ha proposto il provvedimento – per il 2006 abbiamo stanziato 256mila euro, di cui oltre 166mila euro a favore della provincia di Perugia e circa 89mila per la provincia di Terni. Per il 2007, sono stati invece messi a bilancio 516mila euro, di cui 344mila 235 euro per la provincia di Perugia e oltre 172mila euro per quella di Terni.
La ripartizione per il risarcimento dei danni da fauna selvatica – ricordano dagli uffici della Regione – è stata fatta in base alla legge regionale n.14/94, che prevede risorse per due terzi alla provincia di Perugia e per un terzo a quella di Terni.

Fonte: www.regione.umbria.it

 


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