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Testo Unico sulla sicurezza
Dubbi sull'ultima versione del Decreto approvato in via definitiva dal CdM dell'1/4. Per il sottosegretario al Lavoro sarà in Gazzetta l'1/5

L’articolo 90 del Titolo IV impone l’obbligo della nomina del coordinatore per la progettazione soltanto ai cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese e non più nei casi previsti dal precedente comma 3 dell’articolo 3 del D.Lgs. n. 494/1996 in cui tale obbligo nasceva nei cantieri la cui entità presunta era pari o superiore a 200 uomini-giorno e nei cantieri i cui lavori comportavano rischi particolari (definiti dall’allegato II al D.Lgs. n. 494/1996). Questa disposizione (che si trova nel comma 3, articolo 90) deve essere affiancata a quella riportata nel comma 11 dello stesso articolo, che recita “La disposizione di cui al comma 3 non si applica ai lavori non soggetti a permesso di costruire”. Il comma 11 elimina – in tutte le opere private non soggette al permesso di costruire – l’obbligatorietà della nomina del coordinatore per la progettazione e l’obbligo della stesura del Piano di sicurezza e di coordinamento, visto che tale obbligo è a carico, come previsto all’articolo 91, comma 1, lettera a) del nuovo D.Lgs., del coordinatore stesso.

Inoltre sembra che il Documento unico di regolarità contributiva, nel caso di interventi non soggetti a permesso di costruire, venga sostituito, come previsto all’articolo 90, comma 9, lettera b), da una semplice autocertificazione. Il sottosegretario al Lavoro Antonio Montanino ha spiegato che il ministero ha già provveduto a correggere l’articolo 90, inserendo l’obbligatorietà della presentazione del DURC anche per i lavori non soggetti a permesso di costruire.

Queste novità hanno provocato grandi preoccupazioni tra i sindacati dei lavoratori, le associazioni imprenditoriali ed i professionisti. I Sindacati e l’Ance hanno chiesto un incontro al Ministro del Lavoro Cesare Damiano che li incontrerà mercoledì 16 aprile. Niente è stato precisato sulla nomina del coordinatore per la progettazione e se tutto resterà così come indicato nell’attuale comma 3, dovremo rassegnarci ad non avere più i piani di sicurezza in tutti i lavori privati.

Il testo, già approvato dal Consiglio dei Ministri e pronto per essere firmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, subirà forse ulterirori modifiche.

Mantagnino ha precisato che il testo con le correzioni è alla firma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano già dalla settimana scorsa e il presidente avrà 15 giorni di tempo per siglarlo e e che il testo verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 1 maggio.

Consultate il Decreto Legislativo e i suoi allegati.

Leggete Guida al testo approvato definitivamente il 1° aprile 2008, in attuazione dell’articolo 1 della Legge n. 123 del 3 agosto 2007 (notizia del 9 aprile)

 

 


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