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Piano nazionale emissioni CO2 per industrie
Annunciati interventi strategici nei settori agricoltura, efficienza energetica ed edifici

E’ consultabile da oggi, sul sito del ministero dell’Ambiente, il piano nazionale 2008-2012 di allocazione delle emissioni di CO2 per le industrie che porta il tetto di emissioni a 201,57 in base ai piani comunitari. "Con questo piano l’Italia riparte verso Kyoto" ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, annunciando interventi strategici su settori quali trasporti, agricoltura, efficienza energetica ed edifici.

Rispetto alla versione precedente, il nuovo piano prevede un taglio delle emissioni di 13,64 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Rispettato anche il tetto di 195 milioni di tonnellate di CO2 annue a cui sono state aggiunte, sempre su indicazioni dalla Comunita’ Europea, le quote (6 milioni circa) dei nuovi settori assoggettati alla direttiva Emission Trading, tra cui cracking e nero fumo. A tutti i settori industriali e’ stato chiesto un particolare sforzo per consentire al Paese di rispettare gli obiettivi europei e di Kyoto ed in questa ottica il taglio operato si e’ maggiormente concentrato sui settori e sulle fonti ad alte emissioni di CO2.

Lo schema di Decisione di Assegnazione è stato elaborato sulla base del Piano Nazionale di assegnazione per il periodo 2008-2012, approvato con decreto nel dicembre 2006 e tiene conto del parere della Commissione europea, inviato all’Italia il 15 maggio 2007.

Chi è interessato può presentare le osservazioni al provvedimento entro le ore 12 del 15° giorno successivo alla pubblicazione dell’annuncio in Gazzetta Ufficiale direttamente all’indirizzo di posta elettronica RAS.consultazioni@minambiente.it, utilizzando il formato pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente e specificando in oggetto "Consultazione pubblica Decisione di assegnazione 08-12".

La stesura finale della Decisione di assegnazione prenderà in considerazione le osservazioni ricevute laddove esse risultino compatibili con i dettami stabiliti dalla Direttiva 2003/87/CE, in particolare quelli elencati nell’allegato III, e con i principi fissati dal D.lgs. 4 aprile 2006, n. 216.

"Abbiamo avviato – dichiara Pecoraro – una strategia complessiva che vede anche segnali positivi in finanziaria. Si tratta ora di rendere piu’ forte questa politica e per questo e’ necessario un apporto positivo da parte del mondo delle imprese, del Governo e degli enti locali".

Schema assegnazione quote CO2


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