MAGGIOLI EDITORE - Edilizia urbanistica: notizie, leggi e normative per Enti Locali e professionisti


Veneto: Metanodotto "Bergantino – San Giorgio di Mantova"
Tra le prescrizioni: ampiezza del territorio occupata e ripristino ambientale immediato

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni e raccomandazioni, sul progetto di metanodotto "Bergantino – San Giorgio di Mantova", presentato dalla società SNAM Rete Gas s.p.a.. "Nel formalizzare il proprio pare – ha ricordato Chisso – la Giunta ha fatto proprio il parere espresso sull’argomento all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale".

L’intervento si compone di due distinte opere: l’ampliamento dell’Area Trappola per il lancio e recupero dei "pigs" e una condotta di trasporto del metano del diametro di 75 cm. Il Veneto è interessato relativamente ai comuni polesani di Bergantino e Melara per la condotta e a quello veronese di Villa Bartolomea per l’ampliamento dell’impianto di intercettazione. La lunghezza totale della nuova condotta è di circa 36 km e mezzo, dei quali poco meno di 8 km in Veneto.

Tra le prescrizioni poste dalla Commissione Regionale VIA e fatte proprie dalla Giunta figurano: l’ampiezza della fascia di territorio occupata, che dovrà essere la minima possibile, e il ripristino ambientale, che dovrà essere realizzato immediatamente dopo la chiusura del cantiere, mentre gli effetti della ricomposizione e l’attecchimento e lo sviluppo della vegetazione nelle aree non agricole dovranno essere seguiti per un tempo adeguato; gli interventi relativi ai corsi d’acqua dovranno essere effettuati in accordo con i Consorzi di Bonifica interessati; il terreno superficiale rimosso nella fase di scavo dovrà essere accuratamente accantonato per la ricomposizione finale; prima dell’apertura dei cantieri dovrà essere informata la Soprintendenza Archeologica del Veneto che definirà controlli, interventi e ripristini in fase di esecuzione dello scavo nelle aree caratterizzate dalla presenza di elementi di interesse archeologico; la mitigazione degli impianti fuori terra dovrà essere effettuata con l’adozione di recinzioni adeguate all’ambiente dove sono inserite; dovrà essere trasmesso ai Comuni l’esatta ubicazione della condotta.

E’ stato inoltre raccomandato di bagnare le piste per evitare polvere da parte dei mezzi di cantiere, la cui manutenzione e rifornimento andrà effettuata in modo da evitare le conseguenze di spandimenti accidentali di lubrificanti o combustibili.

fonte: www.regione.veneto.it

 


www.ediliziaurbanistica.it