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Trento: Contributi risparmio energetico e fonti rinnovabili
La giunta provinciale ha deciso i nuovi criteri; più attenzione al protocollo di Kyoto

La giunta provinciale ha approvato la delibera, a firma dell’assessore all’energia Ottorino Bressanini, dei criteri e le modalità di erogazione dei contributi in materia di energia. Molte le novità del provvedimento: tra queste la possibilità di accedere agli incentivi per interventi già avvenuti e per un importo fino a 25 mila euro. Inoltre, è stata decisa l’introduzione di nuove e più avanzate definizioni delle tecnologie ammissibili con la modifica delle priorità e una considerazione privilegiata degli interventi ritenuti più importanti ai fini dell’attuazione a livello locale del protocollo di Kyoto, così da garantire la diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili e lo sviluppo delle politiche del distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente.

I contributi in materia di energia riguardano un’ampia serie di tipologie di incentivo, tra cui rientrano – ad esempio – l’installazione dei pannelli solari termici, di una caldaia ad altissimo rendimento oppure la costruzione di edifici a basso consumo. Unica eccezione interessa i contributi per gli autoveicoli a basso impatto ambientale che sono disciplinati in maniera autonoma.
La delibera approvata dalla giunta provinciale era attesa quindi da tutti coloro – soggetti privati, imprese, enti pubblici, onlus – che intendono realizzare interventi per migliorare i propri consumi energetici o utilizzare le fonti rinnovabili attraverso le tecnologie proposte da una ricerca in continua evoluzione e da un mercato sempre più attivo.
L’approvazione di questa delibera consentirà all’Agenzia provinciale per l’energia, nell’arco di qualche settimana, di riaprire i termini per la presentazione di nuove domande di contributo. E ciò avverrà non appena saranno definite con un apposito bando annuale le risorse a disposizione per il 2008 e i dettagli organizzativi per raccogliere le istanze e concedere gli incentivi.

La possibilità di presentare domande di contributo – sulla Legge provinciale 14 del 1980 – era stata sospesa il 7 febbraio 2007 proprio per consentire di introdurre delle modalità operative completamente nuove con l’obiettivo di abbreviare drasticamente i tempi di attesa tra la presentazione delle domande e la liquidazione dei contributi.
Con la riapertura delle domande saranno finanziabili anche gli interventi realizzati nel periodo di sospensione.
Con le nuove direttive, che saranno attuate dall’Agenzia provinciale per l’energia a partire dai primi mesi del 2008, la Giunta provinciale si propone almeno due obiettivi:

1. Rendere più efficiente l’azione amministrativa in questo settore in cui da sempre la Provincia è all’avanguardia, basti pensare che l’avvio di una politica incentivante in materia di energia risale al 1980 ovvero quasi trent’anni fa;
2. Consentire uno sviluppo degli investimenti sia pubblici che privati in materia di risparmio energetico e di promozione delle fonti energetiche rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi strategici assunti dal Governo provinciale sul tema della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica.

La decisione vuole dare risposta, tra l’altro, ad una diffusa sensibilità dei trentini su questa tematica, come dimostra l’alto numero di domande di contributo (circa 5000 ogni anno) che sono pervenute alla Provincia negli ultimi anni.
La rilevante quantità delle domande e, di conseguenza, la gestione è una delle criticità che le nuove direttive della Giunta affrontano e risolvono, grazie all’introduzione di nuovi principi per l’ammissione delle domande. In particolare, quello di poter considerare, al fine della concessione dell’incentivo, di interventi già realizzati in passato fino ad una valore di spesa ammessa di 25 mila euro (Iva esclusa).
Se l’intervento da realizzare rimarrà in questa soglia di spesa, non sarà più necessario presentare preventivamente la domanda di contributo. Il cittadino potrà realizzare i lavori, verificando solo che rientrino tra le tipologie/tecnologie riconosciute dalle nuove direttive provinciali. Una volta completato i lavori e pagato le rispettive opere, il cittadino potrà rivolgersi all’Agenzia, chiedendo la concessione e liquidazione del contributo. In questo modo si conta di abbreviare in maniera sensibile i tempi complessivi del procedimento.

In sintesi, gli aspetti più significativi che caratterizzano i nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale sono i seguenti:

1. L’introduzione di nuove e più avanzate definizioni delle tecnologie ammissibili con la modifica delle priorità fra le stesse e una considerazione privilegiata degli interventi ritenuti più importanti ai fini dell’attuazione a livello locale del protocollo di Kyoto, quali la diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili e lo sviluppo delle politiche del distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente;
2. La previsione, per interventi con spesa ammessa fino a 25 mila euro, di una procedura semplificata per interventi già realizzati. Non sarà più necessario depositare preventivamente una domanda ma la stessa verrà prodotta contestualmente alla rendicontazione dei lavori eseguiti;
3. La previsione, per interventi con spesa ammessa superiore a 25 mila euro, di una procedura valutativa. Per gli interventi di maggiore rilievo, ma che quantitativamente rappresentano meno del 10% delle domande presentate annualmente, si è mantenuta ferma la necessità di presentare la domanda di contributo prima di iniziare la realizzazione dell’intervento, tenuto conto anche dei tempi di realizzazione di queste opere;
4. L’introduzione del bando annuale di finanziamento, quale strumento predisposto dall’Agenzia e adottato dalla Giunta provinciale per definire tempi, modi e documentazione che il cittadino deve utilizzare per accedere ai contributi, nonché le modalità di impiego delle risorse a disposizione nell’esercizio di riferimento;
5. L’introduzione di una tendenziale omogeneizzazione delle percentuali di contributo, nonché di una semplificazione nell’applicazione delle relative misure, non prevedendo riduzioni in caso di cumulabilità con le detrazioni fiscali del 36%;
6. L’introduzione di “schede tecniche” che riassumono anche in funzione istruttoria e operativa le 19 tipologie/tecnolologie individuate e la rispettiva disciplina da applicare.

La Giunta provinciale con il medesimo provvedimento si è preoccupata inoltre di provvedere ad un sollecito disbrigo di tutte le pratiche giacenti presso gli uffici provinciali, incaricando e autorizzando l’Agenzia provinciale per l’energia a porre in essere tutte le misure organizzative ed amministrative necessarie a attuare questo obiettivo.

L’Agenzia, che è chiamata a dare la necessaria informazione sulle nuove direttive, si è dotata nel frattempo di un servizio di "Contact center" a cui chiunque può rivolgersi chiamando il numero telefonico 0461-497300.


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