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Legge di Bilancio 2018, edilizia e fiscalità: le valutazioni dell'ANCE
L'Associazione dei costruttori in audizione presso la Commissione Bilancio del Senato

Affiora l’apprezzamento da parte dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) – lunedì pomeriggio in audizione presso la Commissione Bilancio del Senato – per le misure del disegno di Legge di Bilancio 2018 presentato dal Governo Gentiloni – che rifinanziano e rilanciano gli investimenti, giudizio positivo anche per la proroga e le modifiche in materia di bonus all’edilizia.

Legge di Bilancio 2018: le valutazioni dell’ANCE

Il presidente dell’ANCE Giuliano Campana ha apprezzato la volontà del Governo “di sostenere la ripresa dell’economia italiana anche attraverso il rilancio degli investimenti pubblici”. Il disegno di legge stabilisce, in particolare – si legge in un documento dell’ANCE allegato all’audizione – un’importante iniezione di risorse a favore del Fondo investimenti. Si tratta di 37,9 miliardi di euro per il periodo 2018-2033 che vanno a sommarsi ai 47,5 miliardi stanziati dalla Legge di Bilancio per il 2017, portando la dotazione complessiva del Fondo a 85,4 miliardi di euro per gli anni 2017-2033, di cui circa 15 miliardi per il triennio 2018-2020.
I costruttori ricordano anche le misure a favore dei Comuni (850 milioni in tre anni) e degli altri Enti territoriali (900 milioni in due anni) per realizzare investimenti. “Si tratta di misure che, complessivamente, valgono circa un miliardo per il 2018 e 6,3 miliardi nel triennio 2018-2020 in termini di nuovi stanziamenti per le opere pubbliche”.
Dall’altro lato l’ANCE ha fortemente criticato il perdurare dei tempi lunghi della programmazione sulle infrastrutture e i tempi lunghi per trasformare i finanziamenti in cantieri effettivi. “Occorre scongiurare il rischio – scrive l’ANCE parlando del Fondo Investimenti – che si ripeta quanto accaduto nel 2017, nel corso del quale i tempi eccessivamente lunghi di attribuzione delle risorse (9 mesi per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.p.c.m. di ripartizione del Fondo) hanno fortemente limitato il contributo fornito dal Fondo investimenti al rilancio degli investimenti.
Al riguardo, si ricorda che il Governo stimava per l’anno in corso un effetto sulla spesa per investimenti, derivante dall’attivazione del suddetto Fondo, pari a oltre 600 milioni di euro.
In chiusura d’anno, è ancora in dubbio che si possa raggiungere l’obiettivo di spesa, pari a 150 milioni di euro, derivante dalle misure acceleratorie, previste nella Manovrina (d.l. 50/2017), a valere sul Fondo investimenti.


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