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Comuni: ecco il Bando ANCI per la riqualificazione urbana creativa
Porte aperte a proposte progettuali di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana nei comuni italiani: da presentare entro il 10 giugno

Un bando che punta a mettere in evidenza proposte progettuali di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana nei comuni italiani: è stato pubblicato dall’ANCI ed è denominato “Giovani RiGenerAzioni Creative”.

L’avviso pubblico attua l’Accordo stipulato il 10 settembre 2015 fra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e l’ANCI per l’utilizzo del riparto destinato agli Enti Locali del “Fondo per le Politiche Giovanili”.

Il bando è rivolto ai Comuni aderenti al Tavolo ANCI sulla rigenerazione creativa e a quelli beneficiari degli interventi del programma “Giovani, legalità, cittadinanza e partecipazione” attivato nell’ambito del PON Sicurezza 2007-2013, destina circa 2,4 milioni di euro, da ripartire tra i diversi progetti beneficiari.

Gli obiettivi del Bando
Al fine di stimolare la creazione di nuove soluzioni e paradigmi di intervento a livello locale, l’ANCI punta intende selezionare proposte progettuali (presentate dai Comuni in qualità di capofila di partenariati pubblico-privati) che, puntando all’integrazione fra gli ambiti di intervento delle politiche giovanili, dell’innovazione sociale e della rigenerazione urbana, coinvolgano i giovani di uno specifico territorio quali beneficiari attivi di interventi.

L’obiettivo finale è quello di attivare iniziative territoriali di coinvolgimento dei giovani, nel co-design di percorsi e progetti di rigenerazione di edifici e/o aree pubbliche urbane, in dinamiche virtuose di integrazione e inclusione sociale, anche al fine di modellizzare interventi da replicare in futuro in altre realtà.

Le proposte progettuali, redatte utilizzando il format allegato all’avviso pubblico (allegato B), dovranno prevedere e definire:
– come beneficiari finali giovani di età compresa fra i 16 e 35 anni, sia considerati singolarmente che in forma associata;
– un cofinanziamento del Comune capofila e/o dei propri partner in misura non inferiore al 20% (venti percento) del costo totale del progetto;
– la conclusione delle attività entro il 28 febbraio 2018;
– attuare percorsi e progetti di rigenerazione urbana mediante l’attivazione di servizi, iniziative, interventi ed attività innovative rivolte ai giovani creativi e mirati ad una riqualificazione e ridefinizione dell’identità e della funzione di edifici e/o aree pubbliche che hanno visto esaurirsi in tempi recenti la loro originaria destinazione d’uso e funzione economica, sociale e culturale;
– un piano di utilizzo dell’edificio e/o area pubblica oggetto dell’intervento, almeno triennale a partire dalla conclusione della attività. Il piano dovrà essere congruente e conseguente rispetto alla proposta progettuale presentata;
– percorsi di progettazione partecipata con il coinvolgimento di giovani under 35 e delle comunità interessate e dei vari attori locali in ambito sociale, urbanistico, economico e culturale.

Tra le finalità principali dell’iniziativa emerge la volontà di riqualificare, in una logica progettuale ed operativa pluriennale, edifici ed aree pubbliche dismesse dei vari Comuni attraverso la creatività giovanile, con la realizzazione di progetti, interventi, iniziative, con specifica declinazione rivolta alla fascia giovanile.

Il termine per la presentazione delle domande è stato fissato entro le ore 24 del 10 giugno 2016.

Leggi anche l’articolo Rigenerazione urbana: ecco il piano ANCI-Confcommercio.

La procedura
La documentazione trasmessa dai Comuni capofila sarà valutata da una Commissione Tecnica che procederà alla verifica della regolarità e completezza delle domande e della documentazione trasmessa.

La Commissione procederà successivamente alla valutazione delle domande ammesse sulla base di questi criteri:
– qualità del processo di progettazione partecipata (punteggio max 15);
– efficacia ed estensione del partenariato (max 20);
– qualità del progetto (max 25);
– sostenibilità del progetto a medio/lungo termine (max 15);
– efficacia del progetto in relazione all’esperienza progettuale del soggetto proponente (max 15);
– incidenza del cofinanziamento locale (garantito dai Comuni capofila e dai partner) sul costo totale del progetto (max 10).

Indipendentemente dal costo complessivo di ogni singolo progetto il contributo richiesto dai Comuni proponenti non potrà essere superiore a 150mila euro per i Comuni con popolazione fino ai 15mila abitanti e 200mila euro per quelli con popolazione uguale o superiore ai 15mila abitanti.


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