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Collegamento di un impianto igienico alla rete fognante: basta la CIL
Tale intervento rientra nella manutenzione straordinaria ricompresa nell’attività edilizia libera? Il focus degli esperti

Come deve qualificarsi l’intervento di posa in opera di una conduttura in PVC per il collegamento di un impianto igienico alla rete fognante?

Secondo il TAR Campania, sez. VIII Napoli, sent. 26 febbraio 2016, n. 1077, è un’ipotesi di attività edilizia libera ai sensi dell’art. 6 del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n. 380/2001): più precisamente, è qualificabile come manutenzione straordinaria (ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b) del T.U.), categoria che ricomprende “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”.

L’opera è volta a realizzare o integrare i servizi igienico-sanitari e non altera volumi o superfici: conseguentemente, è sufficiente la comunicazione inizio lavori (CIL), presentata anche telematicamente dall’interessato all’autorità comunale.

Per una panoramica sull’attività edilizia libera, sulle varie ipotesi previste e sui tioli abilitativi eventualmente occorrenti, Maggioli Editore segnala il recente e-book L’attività edilizia libera curato dai nostri autori Antonella Mafrica e Mario Petrulli, con riferimenti normativi al Testo Unico Edilizia e alle legislazioni regionali, esempi concreti ed indicazioni giurisprudenziali.


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