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Pratiche edilizie: arriva l'obbligo di invio telematico?
Secondo Savoncelli (CNGeGL) tale processo non è più procrastinabile: anche per la certezza della correttezza dell'iter procedurale

Un nuovo “step” sul percorso della sburocratizzazione degli uffici tecnici nel nostro paese: l’idea concreta è quella prevedere l’obbligo di invio telematico delle pratiche edilizie.

Ad esprimere questa esigenza con eloquenza è Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei Geometri e Geometri laureati (CNGeGL), secondo cui il processo “non è più procrastinabile non solo perché l’evoluzione digitale rende obiettivamente obsoleto il sistema cartaceo, ma soprattutto perché i benefici generati avrebbero ricadute positive su una platea particolarmente estesa quale professionisti, cittadini e pubbliche amministrazioni, nonché sul settore immobiliare”.

Di fatto sono proprio i Geometri ha chiedere che sia obbligatoria la procedura di invio telematico delle pratiche edilizie. Per quale motivo? “Per la certezza della correttezza dell’iter procedurale“, risponde fermo Savoncelli.

La ricezione avverrebbe infatti solo per pratiche formalmente corrette, “il rischio di dover successivamente assolvere a richieste di documentazione integrativa o sostitutiva sarebbe residuale”, prosegue il numero uno dei Geometri italiani.

Mediante l’invio telematico delle pratiche edilizie sarebbe doppio il vantaggio per i professionisti tecnici e per i cittadini. I primi, infatti, avrebbero la garanzia di una lettura univoca dei documenti presentati all’ente, evitando valutazioni discrezionali. Ai cittadini, invece, la procedura telematica garantirebbe la trasparenza dell’azione pubblica.

Per ora i Comuni di medie e grandi dimensioni hanno già aderito a una sperimentazione volta a verificare la funzionalità dell’invio tramite computer delle procedure e degli atti edilizi. I risultati, conferma Savoncelli, sono buoni, anche se non si può nascondere “l’evidenza delle criticità insite in una sperimentazione a macchia di leopardo”. L’assenza nei comuni più piccoli di piccoli di personale e infrastrutture informatiche adatte per gestire l’invio telematico delle pratiche edilizie rende infatti complessa l’estensione di tale interessante idea anche a tali realtà. Almeno per il momento.


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