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Terre e rocce da scavo: primo via libera alla disciplina semplificata
Tracciato il testo che dà applicazione all'art. 8 dello Sblocca Italia: dalla disciplina del deposito temporaneo al riutilizzo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la scorsa settimana in via preliminare lo schema di decreto presidenziale relativo alla disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, a norma dell’art.8 del decreto Sblocca Italia (decreto legge n. 133 del 2014, convertito dalla legge n. 164 del 2014), “consentendo di assorbire tutte le disposizioni attualmente vigenti in un testo unico, integrato e autosufficiente”. Le dichiarazioni arrivano direttamente da un comunicato del Governo.

Lo schema di decreto disciplina:
– il riutilizzo nello stesso sito di rocce e terre da scavo qualificate sottoprodotti;
– il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti;
– la gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica.

Il regolamento introduce definizioni più chiare e coordinate con la normativa vigente, oltre ad una disciplina più dettagliata del deposito intermedio delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti.

I residui della lavorazione dei materiali lapidei sono ora esclusi dalla nozione di terre e rocce da scavo, cambiamento che consente agli operatori di qualificarli come sottoprodotti in presenza delle condizioni di legge e nel pieno rispetto dei livelli di tutela ambientale.

Viene inoltre eliminato l’obbligo di comunicazione preventiva all’autorità competente di ogni trasporto di terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, prevedendo l’attivazione allo stesso tempo dei necessari controlli da parte delle Autorità competenti.

Il decreto sarà sottoposto a una consultazione pubblica di 30 giorni: al suo termine il ministro dell’Ambiente pubblica eventuali controdeduzioni.


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