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Legge di Stabilità 2016: il punto di vista dell'ANCE
Gli aspetti trattati: rilancio investimenti pubblici, eliminazione imposizione sulla prima casa, conferma agevolazioni fiscali per l'efficientamento energetico

L’ANCE mette in fila i temi da approfondire all’interno delle materie contenute nella Legge di Stabilità 2016 in questo momento all’esame delle Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato in seduta congiunta. Questi gli aspetti sottolineati nell’audizione che ha visto protagonista l’associazione dei costruttori: rilancio degli investimenti pubblici, eliminazione dell’imposizione patrimoniale sulla prima casa, conferma delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e interventi di efficientamento energetico degli edifici. Tutti aspetti ben presenti all’interno della bozza del testo.

Il punto di vista dei Costruttori
L’ANCE loda il ddl di Stabilità 2016, il quel segnerebbe “l’interruzione dei sistematici tagli alle risorse per le infrastrutture registrati a partire dal 2009. L’ANCE, infatti, stima un incremento dell’1% in termini reali delle risorse che verranno iscritte nel Bilancio dello Stato per il 2016 rispetto all’anno precedente, grazie al forte rifinanziamento a favore dell’Anas, pari a 1.200 milioni di euro nel 2016. Tale decisione è peraltro estesa a tutto il triennio 2016-2018 e prevede stanziamenti aggiuntivi per 1.300 milioni di euro anche nel 2017 e nel 2018”.

Quanto alla fiscalità immobiliare, la delegazione ANCE plaude alle proroghe del potenziamento degli incentivi per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici, come gli interventi in materia di IMU e TASI. Apprezzabili, inoltre, le misure fiscali introdotte per il settore produttivo (ammortamenti maggiorati, riduzione aliquota dell’IRES, detassazione dei premi di produttività e proroga della decontribuzione).

Tuttavia, “le misure adottate non possono ritenersi ancora sufficienti per garantire un effettivo rilancio del mercato immobiliare, né tantomeno per superare le attuali distorsioni del sistema impositivo locale”, avverte l’Associazione degli imprenditori edili, che ha da tempo avanzato al Governo alcune proposte ad impatto immediato, dirette ad incentivare il mercato, indirizzando la domanda verso l’acquisto di abitazioni di nuova generazione.

Le proposte dell’ANCE
In un’ottica di rigenerazione urbana, pur apprezzando la proroga dei bonus, l’ANCE invoca la definitiva stabilizzazione degli incentivi per il recupero e la riqualificazione energetica, nella misura potenziata, soprattutto per gli interventi più incisivi sotto il profilo statico ed energetico.

Indispensabile appare inoltre la razionalizzazione del prelievo locale sugli immobili (la futura “Local Tax”), obiettivo che ingiustificatamente continua ad essere rinviato dal Governo. Così come la riforma del catasto, che ad oggi ha subito uno stop a tempo indeterminato.


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