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Sisma Emilia Romagna, ufficiali le agevolazioni per i territori colpiti
Introdotte le zone franche urbane per le microimprese e prorogata l’esenzione dell'IMU per i fabbricati danneggiati fino al 31 dicembre 2016

Via libera dal Governo al decreto Enti Locali che, tra le altre cose, contiene provvedimenti per i territori colpiti dal sisma del 2012 (e dall’alluvione del 2014). Sono state introdotte le zone franche urbane per le microimprese ed è stata prorogata l’esenzione dell’IMU per i fabbricati danneggiati fino al 31 dicembre 2016.

Consulta lo schema di decreto Enti Locali emesso l’11 giugno, che all’art. 11 e 12 delinea la disciplina in merito. 

La zona franca beneficia di consistenti agevolazioni fiscali: queste avranno effetto sulle imprese localizzate all’interno della zona che rientrano nella definizione di “microimprese” e hanno avuto un reddito lordo 2014 inferiore a 80mila euro e un numero di addetti non superiore a 5 unità. Le agevolazioni per questi soggetti consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi (fino a 100mila euro di reddito) e dall’IRAP (fino a 300mila euro) delle attività prodotte nelle ZFU e dall’IMU per gli immobili siti nella zona franca. Le agevolazioni sono concesse per i periodi di imposta 2015 e 2016.

Leggi anche l’articolo Sisma Emilia: la ricostruzione procede di buon passo.

“Una notizia importante e molto attesa dai cittadini e dalle imprese dell’area del colpita dal sisma del maggio 2012 – spiega il presidente di regione Stefano Bonaccini -. Una serie di provvedimenti frutto del dialogo tra Regione, enti locali, Parlamento e Governo sulle norme primarie necessarie ad accompagnare tutta la fase della ricostruzione che ora può proseguire con maggiore serenità e velocità”.

“Dopo questo fondamentale risultato – aggiunge il presidente in sinergia con l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi – continueremo a lavorare, d’intesa con i Comuni, per le esigenze del territorio, per far ripartire senza ostacoli un’area che, da sola, prima del sisma valeva circa il 2% del Pil nazionale”.


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