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Uffici tecnici Comuni: no alle incentivazioni per le manutenzioni
I dipendenti degli uffici tecnici dei Comuni e delle altre amministrazioni pubbliche non possono ricevere incentivazioni per le attività di manutenzione

Un parere della Corte dei Conti (parere 70/2015 sezione regionale di controllo dell’Umbria) restringe il varco interpretativo relativo ad alcune novità introdotte dal decreto legge 90/2014 (in materia di riforma della PA). Ecco la sintesi del parere: i dipendenti degli uffici tecnici dei Comuni e delle altre amministrazioni pubbliche non possono ricevere incentivazioni per lo svolgimento di qualunque attività di manutenzione, sia essa ordinaria sia straordinaria.

il dettato letterale della nuova disposizione che esclude la incentivazione delle manutenzioni tout court. Indicazione legislativa che arriva dopo che si era consolidata una lettura per cui potevano essere incentivate le manutenzioni straordinarie a condizione che le stesse non fossero intervenute nel caso di appalti di servizi manutentivi, che vi fosse stata una attività progettuale e che i lavori fossero stati realizzati a seguito di una gara, quindi con esclusione di quelli svolti in economia.

Tra le motivazioni presentate dalla sezione della Corte emerge la seguente: l’incentivazione ai tecnici dipendenti dell’ente è finalizzata allo scopo di “valorizzare al massimo le competenze e le professionalità tecniche possedute dal personale dipendente.. e ad evitare di ricorrere .. a professionalità esterne con conseguente aggravio di costi”. Elementi che la sezione non ritrova nella incentivazione delle manutenzioni straordinarie.


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