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Sicilia, edilizia scolastica: la mappa del rischio sismico
La Sicilia è al primo posto in Italia per numero di scuole presenti in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico

Prevenzione ed etica: due capisaldi su cui fondare un’idea concreta e condivisa di sicurezza. Questo il tema posto sotto la luce dei riflettori da Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del CNG, in occasione della presentazione del Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita il 6 Aprile del 2009 a L’Aquila e realizzato dall’Associazione Vittime Universitarie (AVUS) con il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e con la Fondazione Centro Studi sempre del CNG, a Catania.

“La Sicilia è al primo posto in Italia per numero di edifici scolastici presenti in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico – spiega Orefici -, cito i dati del rapporto stilato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e dal Cresme secondo il quale il 92% degli edifici scolastici in Sicilia è in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico”.

Proprio oggi il Consiglio Nazionale dei Geologi presenterà il Premio di Laurea AVUS aperto a tutti gli studenti delle Facoltà di Scienze della Terra. Un’occasione per riflettere sul rischio sismico e sugli sviluppi della cultura della sicurezza nel nostro paese. L’appuntamento è previsto per le ore 15, presso l’Università di Catania, in Corso Italia 57.

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“In Sicilia 4856 edifici scolastici – prosegue Orifici – sono posizionati in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. Con i genitori dei giovani studenti la cui vita fu spezzata per sempre a L’Aquila, stiamo entrando nelle Università italiane per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori e gli scienziati del domani . Poniamo l’accento su due aspetti fondamentali: la prevenzione e l’etica. È importante conoscere il territorio in cui si vive, convivere con i geo-rischi ed allo stesso tempo rispondere ad una propria etica personale basata sul rispetto per la vita”.


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