MAGGIOLI EDITORE - Edilizia urbanistica: notizie, leggi e normative per Enti Locali e professionisti


Lotta al dissesto idrogeologico al centro dell'Agenda Renzi
Parla il Ministro dell'Ambiente Galletti: "I fondi esistono ma sono bloccati da procedure amministrative, ecco il modo per sbloccarli"

“Il tema del contrasto al dissesto idrogeologico è al centro dell’Agenda di questo Governo sin dal suo insediamento. Presso la presidenza del Consiglio dei ministri c’è un’apposita Struttura di missione, che ha proprio il compito di imprimere una forte accelerazione alla spesa delle risorse disponibili e che non si è riusciti a spendere nel corso degli anni: ci sono 2,3 miliardi di euro già stanziati, ma bloccati dalle procedure amministrative e dalla giustizia amministrativa per alcuni ricorsi al TAR. La prima cosa logica è riuscire a sbloccare immediatamente questi fondi“. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, durante il “question time” alla Camera dei Deputati.

Per approfondire il tema leggi l’articolo Dissesto idrogeologico: al via la struttura di missione governativa.

“Tramite il Decreto Competitività – ha ricordato – abbiamo affidato direttamente la responsabilità della realizzazione degli interventi ai presidenti delle Regioni in qualità di Commissari straordinari delegati, attribuendo loro la titolarità delle contabilità speciali con le quali gestire i fondi e anche ulteriori poteri di autorizzazione, con l’obiettivo della massima semplificazione, velocizzazione e trasparenza delle procedure“.

“Affiora un problema di nuove risorse: nei prossimi giorni abbiamo intenzione di finanziarle con il Piano di Coesione territoriale, con i Fondi europei che andranno per il dissesto idrogeologico. L’Unità di Missione, in collaborazione col Ministero dell’Ambiente, è al lavoro per far siì che entro la fine dell’anno vengano aperti almeno 400 cantieri e gli altri 700 siano avviati nel 2015. Si tratta il primo visibile risultato ottenuto con la semplificazione del sistema prodotto”, ha concluso Galletti.

Fonte: Asca


www.ediliziaurbanistica.it