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Vincolo paesaggistico: si può costruire una piscina sulla spiaggia?
Impatto ambientale e vincoli di edificabilità: una sentenza del Consiglio di Stato illustra un'interessante disputa che funge da caso esemplare

Agosto sta finendo, ma l’estate meteorologica ancora non si è propriamente vista: che settembre sia il mese migliore per le vacanze? Rimanendo in tema, ci soffermiamo oggi su una sentenza del Consiglio di Stato (più precisamente la n. 4226 dell’8 agosto 2014) nella quale si esplora il tema dell’impatto ambientale di una piscina edificata sulla spiaggia.

Quando una piscina realizzata sulla spiaggia vicino al mare può essere ritenuta compatibile con i vincoli paesaggistici? Secondo i giudici amministrativi, qualora non vi siano vincoli di inedificabilità assoluta è sempre possibile realizzare una piscina, o comunque procedere alla sanatoria del manufatto (cosa accaduta proprio nel caso di specie investito dalla sentenza, nel Comune di Orbetello).

Impatto ambientale piscina: la documentazione
Particolarmente interessante ai fini della decisione dei giudici è stata la documentazione presentata dal costruttore della piscina, il quale in sede giudiziaria contestava la negazione da parte del Comune della richiesta di sanatoria presentata. In giudizio è stata condotta infatti una relazione tecnica con allegati grafici e fotografici dai quali emergeva il fatto che il manufatto (la piscina) era certamente arretrata rispetto alla linea di costa, non risultando pertanto visibile da mare. Insomma, l’intervento non era visibile dal livello della costa. Inoltre, a mitigare il potenziale impatto ambientale del manufatto contribuiva anche la passerella di discesa al mare, edificata tramite materiali (pietra locale, essenze arboree) che non alteravano in maniera sensibile la conformazione naturale del terreno.

La percepibilità dell’ipotetico abuso
Tale documentazione si è mostrata infine decisiva nel direzionare la decisione dei giudici: il privato costruttore infatti aveva fornito il medesimo punto di vista che un ipotetico fruitore della spiaggia avrebbe potuto avere imbattendosi nel luogo in questione, palesando la mancata percepibilità dell’ipotetico abuso. Inoltre secondo la giurisprudenza prevalente il fatto che tali tipologie di manufatti non possiedano sviluppo verticale li rende difficilmente sanzionabili a livello di profilo paesaggistico.

La piscina può essere realizzata
In definitiva (ed appoggiandosi al contributo di un’altra rilevante sentenza in materia, Consiglio di Stato, n.1951, 16 aprile 2014, secondo la quale una piscina di modeste dimensioni si qualifica come pertinenza rispetto ad un edificio residenziale ed è realizzabile mediante semplice autorizzazione gratuita) si può affermare che in caso di assenza di vincoli ambientali la realizzazione di una piscina non è in alcun modo vietata nel nostro ordinamento.


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